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Contrordine: amare la prof non è un B-movie ma una fiaba

Il rapporto insegnante-studente potrebbe evocare volgarità Invece la storia di Macron diventa icona di romanticismo

Contrordine: amare la prof non è un B-movie ma una fiaba

Nessuno è più abile dei francesi nell'arte di rigirare la frittata, anzi l'omelette: trasformare una dose minuscola di cibo in nouvelle cuisine, un pezzetto di stoffa in haute couture, un viale in boulevard, del pane in brioche, il ricordo d'infanzia di una madeleine in sette volumi di Recherche... Insomma al contrario degli italiani, che sono capaci di trasformare l'oro in ferro, i francesi sono maestri di grandeur. E così anche una storia che, dalla nostra parte delle Alpi, avrebbe subito assunto il sapore del torbido, o magari del pecoreccio, a Parigi è vissuta, e soprattutto presentata, con una allure da storia romantica d'altri tempi: quella della possibile futura coppia presidenziale, Emmanuel Macron, trentanovenne candidato di En Marche!, sfidante inaspettato di Marine Le Pen al ballottaggio, e Brigitte Trogneux, sessantaquattrenne bionda dalle gambe lunghe, elegantissima e seria, ex insegnante di francese e latino al liceo. Nello specifico, al liceo dei gesuiti di Amiens, frequentato dal quindicenne (allora) Macron, che era compagno di classe di una delle figlie di Brigitte.

Brigitte non è la Bardot ma, dicono alcuni, è come dovrebbe apparire la Bardot oggi: in forma come una ex modella, con le rughe ma non esagerate, una donna che non ha paura della sua età e che si cura benissimo. Una donna che, titolava ieri il Times senza falsa pruderie, potrebbe essere The First Cougar, la prima première dame rientrante nella categoria che, per chi non ne fosse a conoscenza, Wikipedia definisce così: « Donne mature che intrattengono rapporti sentimentali o sessuali con uomini notevolmente più giovani , a loro volta chiamati in modo poco lusinghiero toy boys», i «ragazzi giocattolo». Insomma come Demi Moore, quando si lasciò con il durissimo Bruce Willis e si fidanzò con lo sbarbatello Ashton Kutcher. L'origine della parola è zoologica: cougar significa puma, coguaro (da non confondere con il giaguaro da smacchiare di Bersani): di lì la metafora - spiega sempre l'enciclopedia on line - per via della «seduttività predatoria e aggressiva» delle signore così definite.

Ora, non è che madame Trogneux abbia un'aria aggressiva o predatoria, anzi: piace moltissimo alle connazionali, a riprova della sua non (percepita, quantomeno) pericolosità sessuale. Vero è che Oltralpe sono più disinibiti, le liaisons dangereuses sono letteratura, il ventenne Balzac è stato innamorato per anni di una vicina di casa (Laure de Berny, di ventidue anni più anziana) e perfino uno degli eroi di Flaubert, Frédéric Moreau, nella sua Educazione sentimentale si imbatte nell'amore impossibile per la più matura Marie Arnoux. E quindi alla fine i parigini, e specialmente la borghesia e gli chic, non evocano certo Alvaro Vitali, al massimo disegnano qualche vignetta, prendono in giro Macron dicendo che Brigitte gli «controlla i compiti» prima di farlo uscire di casa.

L'amore contrastato dalla famiglia, lui che a diciotto anni, folgorato da un corso di teatro (qualche altro studente rimase folgorato dai pantaloni aderenti in pelle e dai tacchi a spillo) le promette che tornerà a sposarla, lei che alla fine divorzia dopo quasi vent'anni di matrimonio e tre figli (dell'età di Macron, più o meno), le nozze nel 2007, le apparizioni pubbliche come coppia affiatatissima, con lei che sostiene in pieno le ambizioni politiche di lui: tutto questo è una vecchia storia di amore romantico, tutto questo è amore cortese, è una chanson da corte provenzale, mica una canzonetta o la trama di un B-movie.

Au revoir, forse all'Eliseo.

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