Cronache

Ma così la famiglia ne esce sconfitta

Ma così la famiglia ne esce sconfitta

«Papà, mamma... l'avvocato mi ha detto che vi devo dire una cosa. Ma non vi arrabbiate, c'è la condizionale ex articolo 135». Se per le marachelle da oggi i ragazzi si rivolgeranno all'avvocato, allora la famiglia tradizionale è davvero finita. Prepariamoci a mandare in archivio anche il cazziatone a genitori unificati, una di quelle rare volte - esclusi matrimoni e funerali - in cui mamma e papà sono insieme e per lo più sono d'accordo: «Questa volta l'hai fatta davvero grossa». D'altronde, è anche vero che certi genitori non ci sono più. Oggi si preferisce spaccare la faccia di schiaffi al vicepreside per un brutto voto piuttosto che al figlio. «Che vuoi mettere che poi si droga e finisce in comunità». E fa la fine di quelle due sventurate fanciulle che si sono svendute per due lire all'orco che le ha uccise. Intendiamoci, l'idea di creare uno sportello giuridico a cui i minori possono rivolgersi da soli è una buona idea se serve a denunciare reati maturati all'interno del nucleo familiare. Può certamente servire a spiegare come affrontare il dramma della separazione, la più lacerante esperienza per un adolescente. Nel mondo ideale non dovrebbe esserci niente che un figlio possa nascondere ai genitori. Perché non dovrebbe esserci nulla che sfugga ai genitori. Anche perché quel che non si dice magari si confessa all'amico sulla chat o si rivela attraverso una canzone su Facebook. Se solo i social servissero per capire gli altri, invece che a metterci in mostra. E invece siamo al perdonismo esasperato, non l'ultimo ma certamente il frutto più amaro del Sessantotto, che ha ucciso l'ultimo diaframma tra genitori e figli, ormai allineati sul piano delle responsabilità. Uguali, anzi quasi amici. Come se la colpa fosse un pallone da calciare in tribuna anziché in porta, da allontanare dal campo perché sennò ci offusca il selfie. Invece l'unica cosa che rimane offuscata è la famiglia, liquidata in mille rivoli, tutti rigorosamente «politicamente corretti», tra uteri in affitto e papà a tempo determinato. Neanche il mestiere dei figli è più quello di una volta. Bisogna crescere in fretta ma è difficile seguire i genitori se le impronte non si trovano. L'unica risposta è lo studio.

Ma per favore non lo studio legale.

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