Politica

"Così Fico ha rovinato la festa della Vittoria"

Il vicepresidente della Camera: Fico ha ignorato i caduti della Grande guerra

"Così Fico ha rovinato la festa della Vittoria"

Roma - «Una ricostruzione storica strabica e tendenziosa». È indignato il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, che ieri ha polemicamente lasciato l'assemblea di Montecitorio durante le celebrazioni per il Centenario dell'Aula, inaugurata proprio il 20 novembre del 1918 con la seduta dedicata alla vittoria dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale.

Il vicepresidente della Camera che lascia la cerimonia alla presenza del presidente della Repubblica compie un gesto decisamente plateale. Perché?

«Nei giorni scorsi avevo fatto notare al presidente della Camera Roberto Fico che non si poteva scindere la celebrazione per la costruzione dell'Aula da quella per la vittoria dell'Italia. Quella fu una seduta di festa per la ritrovata unità e la liberazione dall'oppressore. Fico mi ha ascoltato ma invece di celebrare il Centenario della vittoria lo ha mortificato. La sua scelta è da anti-italiano».

In che modo è stata mortificata la vittoria?

«Sono stati chiamati due storici a svolgere una riflessione legittima ma del tutto fuori contesto. Questo doveva essere un momento di festa e invece hanno chiamato uno professore che voglio chiamare Tafazzi perché ha offerto una lettura autolesionista, incompatibile con quello che avrebbe dovuto essere lo spirito della giornata, una festa dell'orgoglio nazionale come ad esempio ha scelto di fare in Francia Macron con cerimonie solenni».

È deluso anche dal documentario a cura di Raistoria?

«Sì è a quel punto che non ho resistito e mi sono alzato. Ma come si fa ad omettere la parola comunismo? A non fare il minimo cenno al terrorismo, alle Brigate rosse, alla caduta del muro? Non sono state citate le foibe. Cancellati pure Almirante e Berlusconi. Era la ricostruzione storica di una parte politica che da 70 anni fa di tutto per demolire la nostra identità nazionale».

Pensa di chiedere a Fico un confronto, una spiegazione?

«Penso di organizzare alla Camera una giornata di festa e di orgoglio italiano.

Un evento per rendere omaggio ai 600mila caduti della Grande Guerra, uomini che hanno dato la loro vita per la libertà di cui oggi gode anche Fico».

Commenti