L'articolo della domenica

Così si estingue l'ultimo partito archeologico

Renzi trasforma il Pd in un movimento come Lega o 5 Stelle. Imita De Gaulle più che Blair

Così si estingue l'ultimo partito archeologico

I partiti tradizionali assomigliavano ad un esercito o a un'azienda, erano ideologici, territoriali, gerarchici. Gli iscritti pagavano regolarmente la tessera, leggevano il giornale del partito e i parlamentari votavano come decideva la direzione. Il loro prototipo è stato il Partito comunista sovietico, imitato dal Partito nazista, dal Partito fascista e da quelli che, dopo la liberazione, hanno costituito la Repubblica italiana. Ma alla fine degli anni Ottanta è nato un nuovo movimento, la Lega, con la leadership assoluta di Bossi. Pochi anni dopo, Mani pulite distruggeva la Democrazia cristiana, il Partito socialista, il Partito socialdemocratico, quello repubblicano e quello liberale. Lasciava vivo solo il Pci. Nel vuoto è nato il movimento di Forza Italia, con la leadership di Berlusconi. Da ultimo è sorto il Movimento cinque stelle sotto il comando assoluto di Grillo. In tutti questi movimenti non contano gli iscritti, ma solo il capo e i voti ottenuti.

Solo il Pd era sopravvissuto con la vecchia struttura. Ma all'interno Renzi premeva per un rinnovamento. Egli avrebbe potuto lanciare un suo movimento diventandone il capo carismatico. Invece ha conquistato la segreteria del partito e sta cercando di trasformare l'intero partito in movimento senza iscritti e senza tessere, dove tutti possono entrare e per cui tutti possono votare. Ciò che resta della vecchia struttura e che conserva l'anima ideologica marxista viene spinta a fondersi con l'estrema sinistra.

Molti pensano che Renzi voglia creare un partito-tenda come quello democratico e repubblicano americani: piccola struttura e mobilitazione solo per le elezioni. Forse il risultato ultimo sarà questo, ma per ora sta costruendo un partito-movimento forte, che mobilita la masse, recluta attivisti, nomina proconsoli e occupa sistematicamente tutte le posizioni di potere. Nel frattempo si accinge ad eliminare il Senato per avere, dopo le elezioni, un Parlamento che gli consenta di ricostruire dalle fondamenta l'apparato dello Stato.

Renzi non ha come modelli Kennedy o Tony Blair, ma piuttosto statisti come Bismarck e De Gaulle.

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