Politica

Quel punto di contatto che avvicina Zingaretti alla base dei 5 Stelle

Il presidente Zingaretti e il MoVimento 5 Stelle posseggono un terreno dove incontrarsi: è quello dei "nuovi diritti" e della bioetica

Quel punto di contatto che avvicina Zingaretti alla base dei 5 Stelle

Nicola Zingaretti vince le primarie democratiche, diviene segretario e consente al MoVimento 5 Stelle di aprire quello che gli analisti chiamano " secondo forno".

Un canale di dialogo aperto che consenta di triangolare con un'altra forza politica e di non prendere troppi impegni vincolanti con il partner ufficiale, che in questo caso sarebbe - almeno in relazione all'esecutivo - la Lega di Matteo Salvini. Di Maio ne ha approfittatto - si fa per dire - per domandare al neo leader del Partito Democratico di votare a favore del salario minimo.

È una battaglia cara alla "nuova sinistra", al "millenium socialism" di Alexandria Ocasio Cortez, lo stesso filone "instagrammabile" che Zingaretti sembrerebbe voler incarnare. È già partita, poi, una campagna mediatica zingarettiana a favore dell'accoglienza dei migranti - che è un altro punto su cui il Pd potrebbe dialogare con la parte sinistra del MoVimento - , ma c'è un terreno sostanziale, un po' trascurato dalle cronache, fertile per la dialettica laicista: quello della bioetica.

Il presidente della Camera Roberto Fico si è fatto promotore della legge d'iniziativa popolare sull'eutanasia. Vuole che il Parlamento ne discuta. Zingaretti non dovrebbe eccepire nulla: è - lo sostengono molti pro life, ​tra cui CitizenGo Italia - l'anima più aperturista in materia bioetica tra quelle posizionate sul lato sinistro della scacchiera. Zingaretti è quel presidente di Regione che, durante il 2016, ha sposato la determinazione G03244, quella che liberalizza la distribuzione della pillola Ru486 ​nei consultori. In questo caso, a rilevare, è l'aborto. La Lega, che sta spopolando tra i cattolici tradizionalisti, è sembrata persino disposta a rivedere in senso restrittivo la legge 194. O, almeno, a farla applicare come si deve. Il MoVimento 5 Stelle, rispetto alla bioetica, persegue una linea liquida, dove non sembrano permanere posizioni precostituite.

Poi c'è la cosiddetta "ideologia gender" che la regione Lazio, con il governatorato di Zingaretti, ha almeno ospitato se non promosso. Non parlatene al senatore Simone Pillon, che ha sì fatto una bandiera della libertà educativa, ma in senso decisamente contrario. Se il Partito Democratico dovesse virare verso quelli che vengono chiamati "nuovi diritti", potrebbe trovare un alleato nell'anima originaria dei grillini, quella che sulla depenalizzazione dell'eutanasia ha sempre avuto pochi dubbi. Ma del resto il governatore lo aveva dichiarato in tempi non sospetti: "Con me i 5 Stelle si divideranno".

E in bioetica - com'è noto - è difficile mettere d'accordo tutti.

Commenti