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Crolla la fiducia in Renzi. E Berlusconi sorpassa Grillo

Premier e governo in affanno. Anche Grillo in affanno: lo boccia l'83% degli elettori. Sorride solo il leader di Forza Italia

Crolla la fiducia in Renzi. E Berlusconi sorpassa Grillo

Gli italiani non si fidano più di Matteo Renzi. Secondo un sondaggio di Ixè trasmesso oggi da Agorà, in una sola settimana il gradimento del premier è sceso dal 43 al 41% perdendo così un altro paio di punti. Lo scorso 10 ottobre veleggiava oltre il 50%. Percentuali ancora alte, per carità, ma che aprono una crisi tutta interna al governo e al Partito democratico che devono fare i conti con questo crollo nelle quotazioni del frontman fiorentino. Ma la vera novità del sondaggio è il crollo di Beppe Grillo e sorpasso di Silvio Berlusconi. Per la prima volta da mesi la fiducia nel comico genovese è, infatti, inferiore a quella in Silvio Berlusconi: il 15% contro il 16%.

Dopo l’ottimo risultato nelle elezioni regionali in Emilia Romagna, la Lega Nord continua a crescere nelle intenzioni di voto. Ora è data al 9,4%. Nell'ultima settimana è cresciuta di un altro 0,4%. Pressoché stabili il Pd (38%), i Cinque Stelle (19,6%) e Forza Italia (14,8%) mentre cresce sensibilmente la quota del "non voto" che, in sette giorni, è passata dal 35,9% al 38,2%. A fare da contraltare alla stima elettorale c’è il calo di due punti nella fiducia in Renzi e nel governo. L'Esecutivo gode, infatti, la fiducia del 39% contro il 41% registrato la scorsa settimana. Quanto alla classifica sulla fiducia nei leader, Renzi resta primo con il 43%, seguito da Giorgio Napolitano con il 39%, Matteo Salvini con il 24%, Berlusconi con il 16% (+1%), Grillo con il 15% (-1%), Alfano con il 13%.

Mentre continua a crescere il "partito del non voto", Ixè ha interrogato gli elettori dell’Emilia-Romagna sulle ragioni dell’astensione. Secondo il sondaggio è stata in larga parte causata da una sfiducia complessiva nella politica. Il 48% dei non votanti ha, infatti, spiegato in questo modo la scelta del non voto di domenica scorsa. Quanto all’approccio che Renzi dovrebbe tenere sulle riforme a fronte dell’astensionismo, il 49% degli elettori totali e il 48% di quelli del Pd chiede al premier più determinazione nelle riforme. Leggermente nferiore la quota di chi chiede più concertazione: il 41% degli elettori totali e il 45% dei democrat.

Da notare anche il risultato del sondaggio sull’eventuale leadership del centrodestra di Salvini e sulla frattura nel M5S. Il leader della Lega ottiene il sì del 39% degli elettori di centrodestra, del 42% di quelli di Fi e un sonoro 88% di quelli leghisti, mentre i "no" sono rispettivamente il 48, il 55 e il 9%. Quanto ai Cinque Stelle l’83% degli elettori totali e il 22% degli elettori pentastellati concorda con il sindaco di Parma Federico Pizzarotti che qualche giorno fa ha dichiarato: "Gli italiani sono stufi anche del Movimento 5 Stelle". Insomma, sembra che l'aria stia cambiando.

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