Politica

La «cura Al Bano» rimette in salute anche la facoltà di Medicina

Nino Materi

Forte dell'album inciso nel 2007, «Cercami nel cuore della gente», Al Bano è diventato il testimonial della Scuola di medicina (dipartimento cardiologia?) dell'università di Bari. Scherzi a parte, cosa c'entra il «maestro Carrisi» - come lo chiama il presidente della scuola, Loreto Gesualdo - con «medicina e chirurgia»? Apparentemente nulla, considerato che Al Bano ha sempre goduto di ottima salute (salvo qualche piccolo problema, felicemente superato ricorrendo alla sua semplice cura di «un bicchiere di vino con un panino»). Le motivazioni della scelta vanno quindi trovate - o quantomeno cercate - altrove. La domanda-chiave resta: perché Al Bano e non magari un illustre clinico o, più semplicemente, l'indimenticabile Nicola di Bari? Ma per fortuna il professor Gesualdo ci viene in soccorso: «Al Bano è il pugliese più noto nel mondo, il quale porta la sua testimonianza gratuita e ben augurante per il futuro dei giovani medici che la nostra università continua a formare e che, come nella tradizione, rappresentano il pilastro nel mondo della medicina barese a livello nazionale e internazionale».

«Siamo certi - prosegue Gesualdo - che il maestro Carrisi possa rappresentare un esempio di uomo del Sud che ha saputo affermarsi nel mondo della canzone e dello spettacolo a livello internazionale senza mai abbandonare la terra di Puglia. Ecco, il messaggio che vogliamo dare ai nostri futuri medici è proprio quello di avere fiducia in se stessi e nelle potenzialità di questo ateneo». Senza contare che, con Al Bano, la pubblicità è garantita. Da decenni non c'è riviste gossippara che non gli dedichi servizi su servizi. Uno stress da sovraesposizione mediatica che - in una spiacevole occasione - portò il cantante a schiaffeggiare in diretta tv un giornalista, reo di avergli posto una domanda sgradita troppo indiscreta. Poi il cantante si scusò. Per tranquillizzarsi, Al Bano basta che pensi al suo amato vino, orgoglioso com'è del l'azienda «Tenute Albano Carrisi» a Cellino San Marco (Brindisi). I fiori all'occhiello sono due rossi: il «Don Carmelo», intitolato alla memoria di suo padre, e il «Platone», premiato nel settembre 2009 come «Miglior vino del mondo tra quelli che prodotti dai vip». Degno di nota anche il bianco «Felicità», che prende il nome dal mitico brano cantato in coppia con Romina Power. Alla quale nessuna università ha ancora chiesto di fare da testimonial.

Ma, pare, sia solo questione di tempo.

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