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Dai mutui ai conti correnti: cosa cambia con la manovra

In Italia il risparmio privato tocca i 4mila miliardi di euro: ecco cosa può succedere con le "turbolenze"

Dai mutui ai conti correnti: cosa cambia con la manovra

La manovra annunciata nel Def da parte del governo ha creato non pochi problemi sui mercati. Ieri, solo a Piazza Affari, sono stati bruciati 22 miliardi. Lo spread ha toccato quota 267 e tutta la giornata di ieri ha messo in allarme i risparmiatori. Non è chiaro quale possa essere lo scenario che ci aspetta con l'Ue che punta il dito contro l'Italia per una manovra al 2,4% del repporto deficit-Pil e un governo che (almeno a parole) ha dichiarato di non voler cedere di un millimetro sulle riforme inserite nella nota di aggiornamento del Def. La domanda più ricorrente però in queste ore è una sola: cosa ne sarà dei risparmi? Gli italiano sono dei grandissimi risparmiatori. Il risparmio privato ammonta a ben 4mila miliardi di euro. C'è chi investe i fondi, chi lascia i soldi sul conto corrente e chi invece acquista Btp e azioni. Cosa può succedere adesso?

Come ricorda il Corriere di fatto chi ha i soldi sul conto corrente rischia poco con le tempeste sui mercati. Inoltre fino a 100mila euro c'è la garanzia dle Fondo interbancario. E sui mutui? Chi ha acceso un mutuo per acquistare un appartamento non dovrebbe risentire delle montagne russe sullo spread e sui mercati. Ma su questo punto va fatta anche una valutazione in chiave temporale: se le turbolenze dovessero durare a lungo allora le banche potrebbero chiedere interessi più alti per i prestiti che in questo momento sono di fatto ai minimi. Per chi gioca in Borsa con qualche migliaio di euro invece le perdite reali arrivano solo quando si vende. Un venerdì nero come quello di ieri non compromette. Basta attenedere un po' di tempo e aspettare che quanto investito recuperi valore.

Molti risparmiatori spesso investono attraverso alcuni intermediari con impegni sui fondi nel medio-lungo periodo. In certi casi una singola giornata storta non altera nel lungo periodo il valore dell'investimento. Un discorso a parte meritano invece i Btp. Il valore del decennale ha perso il 2 per cento, dal 5 marzo la perdita è arrivata al 7 per cento. In questi casi chi va a scadenza riavrà quanto investito (il capitale) e anche le cedole. Insomma per il momento i rischi non sono proprio dietro l'angolo.

Bisogna attendere di capire quali saranno gli scenari delle prossime settimane e le nuove reazioni dei mercati alle mosse del governo.

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