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D'Alema archivia Grasso. Nel futuro Libero e uguale spunta l'idea De Magistris

Dato per scontato il flop, si pensa a un nuovo leader. E il sindaco di Napoli è disponibile

D'Alema archivia Grasso. Nel futuro Libero e uguale spunta l'idea De Magistris

Roma - Massimo D'Alema lavora già al dopo Grasso per la leadership di Liberi e Uguali. Nel giorno in cui il presidente del Senato, da Perugia, preannuncia la nascita di un partito unico della sinistra, l'ex premier ritiene conclusa l'esperienza politica dell'ex magistrato. Archiviata la fase elettorale, D'Alema sa che avrà un compito difficile davanti a sé: individuare un leader capace di trasformare una lista elettorale (LeU) in una forza politica che raccolga l'eredità della sinistra italiana. L'entourage del lider maximo, nei giorni scorsi, ha sondato il terreno con Luigi de Magistris: il sindaco di Napoli, ex magistrato come Grasso, avrebbe le carte in regola per riunire tutte le anime della sinistra: dai comunisti come Marco Rizzo agli estremisti dei centri sociali di Potere al Popolo. A De Magistris non dispiacerebbe l'idea di mollare Palazzo San Giacomo per giocare una partita nazionale. Sul nome del capopopolo napoletano è arrivata la benedizione di Guglielmo Epifani, che rappresenta in LeU l'area vicina alla Cgil. E poi de Magistris ha già piazzato nelle liste di Liberi e Uguali un po' di suoi uomini. D'Alema, dunque, non avrebbe altra strada che ripiegare sul sindaco arancione.

D'altra parte, Grasso ha fallito l'operazione politica di raccogliere un consenso ampio sul progetto di LeU. Il corteggiamento coincide con la scelta di De Magistris di ritornare nella sua «amata» piazza e lanciare l'assalto ai palazzi romani: il 21 febbraio, Giggino ha portato a Roma 500 militanti di estrema sinistra e centri sociali per protestare contro il pignoramento delle casse del Comune di Napoli. Una manifestazione simbolica che aveva lo scopo di lanciare ben altro messaggio: annunciare all'Italia che l'impegno politico si sposta da Napoli a Roma. E LeU, orfano di Grasso dopo un probabile disastro elettorale, potrebbe essere la casa naturale. L'annuncio di ieri, da Firenze, di Nicola Fratoianni, Pippo Civati e Roberto Speranza prelude al cambio di passo dal 5 marzo: «Noi sentiamo una grande responsabilità: in moltissimi ci hanno chiesto di non fermarci e di non tornare indietro. Non ci sottrarremo: costruiremo il nuovo soggetto politico della Sinistra in Italia. Saremo i promotori, insieme ad altre e altri, di un processo largo e partecipato, inclusivo, innovativo. Ci rivolgeremo prima di tutto a una nuova generazione che di questo processo sarà protagonista per una politica di nuova generazione che restituisca dignità alle istituzioni, valore e importanza al lavoro, che sappia progettare il futuro dei molti, a partire dagli esclusi e da chi soffre». «Un percorso democratico - sottolineano gli esponenti di LeU - che avvieremo il 5 marzo mettendo assieme ciò che abbiamo incontrato e ciò che si è attivato e organizzato». Grasso fa parte già del passato mentre Laura Boldrini non è mai stata in corsa.

Nel futuro della sinistra c'è ora un leader in bandana.

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