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"Dalle cartelle al contante, norme poco chiare"

Il consiglio del fiscalista Duranti ai contribuenti: «Prima di pagare, aspettate i testi definitivi»

"Dalle cartelle al contante, norme poco chiare"

Roma L'incertezza è il connotato delle misure più interessanti per cittadini e imprese contenute nella legge di Bilancio. Finora ci sono stati solo annunci, ma «il problema è capire che succederà quando i provvedimenti saranno messi nero su bianco», ci spiega Paolo Duranti, esperto fiscalista dello Studio Mazzocchi & Associati di Milano.

Partiamo dalla rottamazione delle cartelle nell'ambito del superamento di Equitalia. «Ci saranno le multe per le violazioni del codice della strada, ma non sappiamo come si regoleranno gli enti locali», sottolinea ricordando che «l'eventuale inclusione dell'Iva implica un coordinamento con l'Unione europea» che è il supervisore dell'imposta. E poi bisognerà sapere quali anni di imposta saranno «rottamabili» e quanto lunga sarà la rateazione concessa. «Si parla di tre anni - dice Duranti - ma bisogna avere maggiori certezze e speriamo che entro la fine dell'anno il decreto collegato alla manovra faccia chiarezza». Oggi scade il termine per le nuove rateazioni concesse a chi è decaduto dai vecchi benefici. «Cosa deve fare il contribuente? Aspettare? E se ha già rateizzato, gli conviene saltare ora le rate per agganciarsi al nuovo provvedimento?», si chiede l'esperto.

Lo stesso vale per la riapertura della voluntary disclosure. «Bisognerà capire quali saranno i termini e in che misura saranno condonate le sanzioni (ossia se ci sarà il famoso forfait al 35%), ma soprattutto se si potranno considerare del tutto escluse le implicazioni penali», sottolinea Duranti. Soprattutto per quanto riguarda l'emersione del contante detenuto in casa o in cassette di sicurezza, il sottosegretario Nannicini ha cercato di tranquillizzare i contribuenti: basterà certificare che quelle somme non sono proventi di attività illecite. Il professore che dà ripetizioni «in nero», però rischia ugualmente un'imputazione di autoriciclaggio perché lo Stato presume in automatico che il contante detenuto (o speso per fini personali) e non dichiarato sia quanto meno il frutto di una dichiarazione infedele.

Le imprese sono i soggetti d'imposta cui la confusione nuoce maggiormente. La pianificazione degli investimenti non è separabile da quella tributaria, ma al 20 ottobre ancora poco si sa dei nuovi regimi. Ad esempio, il tanto pubblicizzato iperammortamento al 250% come funzionerà? «I software rientrano nel superammortamento al 140% dell'anno scorso e l'iperammortamento sarebbe fuori discussione ma il ministero dello Sviluppo ha fatto sapere che una cinquantina di beni inclusi nel programma Industria 4.0 potrebbero rientrare», sottolinea il fiscalista. Si rischia una situazione simile a quella dei bonus per le ristrutturazioni della casa che spesso si confondono con quelli per l'efficientamento energetico. «L'Agenzia delle Entrate contesta spesso il ricorso all'uno piuttosto che all'altro», ricorda Duranti sottolineando che l'unico modo che il contribuente ha di mettersi al sicuro è quello di riferire le proprie scelte a una legge o a una circolare.

Il problema è che ad oggi non esistono né il Bilancio 2017 né il collegato fiscale.

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