Elezioni Politiche 2018

Dall'olimpionico allo scrittore anti Usa: i nuovi volti grillini

Ma a 13 giorni dalle parlamentarie ancora top secret i dati sui votanti

Dall'olimpionico allo scrittore anti Usa: i nuovi volti grillini

Roma - Luigi Di Maio fa il muro di gomma: «Per gli altri la composizione delle liste è stata un'esperienza devastante, e cito Matteo Renzi, per me e per noi è stata un'esperienza entusiasmante e bellissima». Con un video su Facebook tira dritto e ignora le proteste di centinaia di attivisti. Molti consiglieri comunali pentastellati hanno tentato il salto in Parlamento e si sono visti escludere con tanto di marchio di inadeguatezza. Giancarlo Gervasio, consigliere di Lavello, Comune della Basilicata, è il primo a trarne le conseguenze: «Se non ho i requisiti per la candidatura, a maggior ragione non li ho per fare il portavoce M5s in consiglio comunale: ho presentato le dimissioni». E potrebbe non essere un caso isolato.

Ma il capo politico del Movimento tira dritto e va avanti con la selezione che cancella a tavolino gli effetti del voto e senza le discussioni con le minoranze che hanno squassato il Pd. Nell'M5s non c'è alcun dibattito: basta cancellare i nomi in un file, spesso senza nemmeno avvisare i diretti interessati. Le ultime due vittime sono Sara Cunial, candidata in Veneto alla Camera e cancellata, pare, per le posizioni No Vax estreme. E Maria Laura De Franceschi, che ha superato le Parlamentarie lombarde per il Senato, ma non la imperscrutabile selezione dei vertici M5s, che l'avrebbero accusato di comparire nelle liste Falciani. Vane le sue smentite: nome depennato.

Intanto Di Maio, dopo aver promesso di presentare in settimana i dettagli dei risultati delle parlamentarie, ha preso altro tempo (ben tredici giorni dal voto on line) e ha detto che annuncerà stamattina i dati, insieme ai nomi per l'uninominale. Tra i quali spicca senz'altro quello di Domenico Fioravanti, due volte medaglia d'oro nel nuoto a Sidney. Nutrita la pattuglia che arriva dal mondo della giustizia. Ci sono alcuni avvocati, come Ezio Roi, ex pretore di Imola e Davide Zanforlini di Legambiente, che è stato relatore dell'ultimo rapporto Ecomafie. E anche un paio di poliziotti: Renato Scalia, ex Digos e Dia di Firenze, ora consigliere della Fondazione Caponnetto, correrà in Toscana. E anche Sergio Culiersi, l'ex commissario capo di Imola appena andato in pensione, che si candiderebbe a Cesena. E in Emilia Romagna in corsa c'è anche il comico Paolo Maria Veronica, che ha fatto il salto direttamente da Zelig alla nomination grillina all'uninominale, dopo aver fallito (pare, vista la scarsa trasparenza) il test delle parlamentarie. Confermato anche il funzionario della vituperata Unione europea Marco Montanari, uno che vorrebbe abolire i servizi segreti. In Sardegna contro l'ex governatore Ugo Cappellacci e il Pd Luciano Uras M5S candida un velista di livello, Andrea Mura.

In Toscana tra i candidati all'uninominale, anche lo scrittore Gianluca Ferrara, autore di un saggio che definisce gli Stati Uniti L'impero del male. Anche lui, come tutti i leader, compresi Di Maio e Fico che si candidano all'uninominale in Campania, avrà il paracadute del proporzionale, tanto vituperato dai grillini.

Sempre in Toscana al Senato contro Renzi spunta per l'M5s il nome del figlio di un notabile, l'avvocato 55enne Nicola Cecchi, figlio di Felice Cecchi, figura storica della Dc fiorentina e presidente dell'azienda di trasporti cittadina negli anni '90.

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