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Davigo nuovo presidente Anm: "Dialogo ma vogliamo rispetto"

Il magistrato in pole per la presidenza dell'Anm avverte Renzi: "Quel 'brrr che paura' non mi è piaciuto per niente"

Davigo nuovo presidente Anm: "Dialogo ma vogliamo rispetto"

"Non esistono governi amici né governi nemici, esistono governi con i quali non si può fare a mano di dialogare, ferma restando la pretesa del rispetto della nostra dignità". Piercamillo Davigo, consigliere in Cassazione e leader del gruppo di "Autonomia e Indipendenza", è il il nuovo presidente dell’Associazione nazionale magistrati. Lo ha eletto per acclamazione il Comitato direttivo centrale del sindacato delle toghe. Davigo, citando un giudice inglese ha messo in chiaro che, secondo lui, "è giusto che ci sia tensione tra potere politico e giudiziario". "Non si tratta di corporativismo - ha aggiunto Davigo - credo che sia possibile con la nostra unità trovare la fermezza per pretendere il rispetto della nostra dignità e per tutelare la giurisdizione. Inevitabilmente ci sarà una dialettica ma tutto può essere recuperato con pazienza e dialogo".

Pasquale Grasso, della corrente "Magistratura Indipendente", ha sottolineato come il leader della corrente "Autonomia e Indipendenza", Davigo, sia stato "di gran lunga il più votato" dai magistrati italiani. Davigo ha infatti ottenuto 1041 voti. "Non ho un carisma particolare - ha detto - ma un'esperienza che spero di trasmettere anche ad altri per comunicare bene". Grasso ha anche sottolineato il peso che dovrà avere la corrente "centrista", Unità per la Costituzione, che ha ottenuto tredici rappresentanti sui 36 del Comitato Direttivo Centrale. Grasso ha infine lanciato una frecciata a Matteo Renzi, sottolineando che, se la magistratura "non arriva a sentenza", è solo perché ha troppi procedimenti che si accumulano.

"Quel 'brrr che paura' non mi è piaciuto per niente", ha detto Davigo apostrofando la dichiarazione di Renzi. Quindi ha rilevato che anche altre cose non gli sono andate giù: "È possibile che un datore di lavoro decida di ridurre le ferie ai dipendenti senza consultarli e far credere che il disastro in cui versa la giustizia dipenda dalle ferie dei magistrati?". E ha spiegato: "È una bugia, i magistrati italiani sono quelli che lavorano di più in Europa, bisogna dirlo con fermezza, difendere la nostra credibilità.

Abbiamo i migliori investigatori del mondo, si è visto nella vicenda Abu Omar - ha sottolineato Davigo - un'altra pagina gloriosa per la magistratura italiana".

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