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De Luca jr contro Salvini: "Città insicure da quando Lega e M5S al governo"

L'affondo del parlamentare del Partito democratico: "Dare risposte concrete ai cittadini per sicurezza urbana, basta con i selfie e le litigate"

De Luca jr contro Salvini: "Città insicure da quando Lega e M5S al governo"

“Basta selfie, le nostre città da quando al governo ci sono Lega e M5S sono insicure”. Parole e musica di Piero De Luca, parlamentare del Partito democratico, figlio del governatore della Campania Vincenzo, che accusa a muso duro il ministro degli Interni Matteo Salvini.

In un video, riportato sulle sue piattaforme social, il deputato Pd attacca a muso duro il governo e non lesina stoccate al leader leghista. "Si è accorto Matteo, leader della Lega, che Salvini è anche ministro dell'Interno?". E quindi affida a una nota le ragioni della critica al governo e spiega: “Basta selfie e twitt, Salvini pensi a garantire la sicurezza urbana. Nelle nostre città continuano a essere troppo frequenti gli episodi di violenza, microcriminalità e illegalità diffusa”. Dal generale, De Luca jr, passa al particolare e spiega le problematiche della città di Salerno: “Purtroppo è stata presa d’assalto sul Lungomare, soprattutto durante le festività, da venditori abusivi che espongono merce contraffatta e alimentano un forte senso di insicurezza nei nostri concittadini e nei tanti turisti. Nonostante l’importante lavoro del Prefetto e i controlli delle forze dell’ordine, il problema persiste”.

È qui, secondo Piero De Luca, che entrano in gioco le responsabilità del governo: “Necessario incrementare ulteriormente gli sforzi di tutti ma è anche indispensabile pretendere un impegno serio del ministro dell’Interno per avere più agenti in strada. Le nostre città sono meno sicure da quando Lega e M5S sono al governo, questo è un dato di fatto”. Infine, la chiosa polemica: “È ora di dare risposte concrete ai cittadini per garantire la sicurezza urbana e l’ordine pubblico anziché continuare con le solite sceneggiate, con litigate e tweet ridicoli”.

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