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De Magistris si pente e imbarca i massoni

Da ex pm tuonava contro le logge, ora mette in lista un "libero muratore"

De Magistris si pente e imbarca i massoni

Napoli - «God invita i massoni partenopei di tutte le Comunioni e logge a votare per Luigi de Magistris alle prossime elezioni comunali 2016».

Chissà che cosa penserebbe Giggino, se fosse ancora pubblico ministero, di quest'appello pubblico da parte del «Grande oriente d'Italia democratico» a sostenere un politico. Proprio lui che ha costruito un'intera carriera sulla lotta (presunta) alla massoneria e sul complotto dei Poteri forti che gli avrebbero «strappato la toga» perseguitandolo per le sue inchieste scomode, cosa peraltro smentita dalla sentenza del tribunale di Salerno che ha recentemente assolto tutti i presunti congiurati, metterà in lista, la sua lista «deMa», il massone Enzo Peluso. Non che sia persona indegna, per carità. Peluso è un elegante signore di mezz'età che di mestiere fa l'assicuratore, ed è leader nazionale del movimento «Liberali-Repubblicani». È un progressista convinto e, alle ultime regionali, ha mancato il seggio nel parlamentino campano per poco in una delle tante formazioni che hanno appoggiato il governatore Vincenzo De Luca. La sua presenza tra gli arancioni però onestamente è cosa assai curiosa.

Era da un po' che Giggino e i «liberi muratori» si annusavano. Un annetto fa, di questi tempi, il primo cittadino partenopeo prendeva parte alla presentazione del libro Massoni del gran maestro Gioele Magaldi. In quell'occasione, da gran furbacchione, Giggino aveva lavorato di cazzuola per tenere su tutto separando le malefatte delle logge illegali dalla tradizione e dalle ragioni di quelle storiche. Un capolavoro di equilibrismo linguistico e politico.

Eppure, da pm d'assalto a Catanzaro era tutto un cannoneggiare contro le associazioni iniziatiche di fratellanza che hanno ispirato la quasi totalità della sua non proprio brillantissima produzione giudiziaria. «La massoneria è molto forte in Calabria andava dicendo Giggino saltellando da un verbale all'altro Quella ufficiale, quelle deviate, i vari circoli che ne sono l'anticamera, rendono i vincoli tra le persone particolarmente forti e impenetrabili». Addirittura, quando gli tolsero le indagini fu ancora più duro. «Con le inchieste Why not e Poseidone ci siamo avvicinati a una sorta di nuova P2, in continuità con quella più conosciuta, storicamente accertata . Io tenderei ad estendere il concetto stesso di massoneria sparava ad alzo zero La definizione massoneria è perfino riduttiva. Qui siamo davanti a una gestione occulta del potere. Un potere nel potere».

Oggi che gli servono i voti per restare a Palazzo San Giacomo (e Peluso ne ha raccolti oltre 3mila alle Regionali) de Magistris probabilmente ha rivisto la sua posizione. Lui comunque smentisce ogni tipo di apparentamento o vicinanza («Nelle liste deMa non ci sarà nessun candidato iscritto alla massoneria di cui abbiamo conoscenza, non ci saranno impresentabili, non ci saranno persone legate alla camorra, non ci saranno corrotti, non ci saranno delinquenti, ma ci saranno persone pulite») ma è un fatto che, appena quarantott'ore fa, abbia presenziato alla presentazione della candidatura di Peluso all'hotel Oriente.

Un nome che è tutto un programma.

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