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Debutta la giunta Raggi ma è già sotto assedio: ora tutti battono cassa

Oggi il primo consiglio, associazioni e sindacati pronti a rivendicare i loro interessi

Debutta la giunta Raggi ma è già sotto assedio: ora tutti battono cassa

Aria da grande evento per la «prima» della giunta Raggi in consiglio comunale oggi alle 15. Il giuramento, in linea con la politica 2.0 dell'era 5 Stelle, sarà trasmesso in diretta streaming e su un maxi-schermo.

La sindaca arriva all'appuntamento incassando anche una piccola soddisfazione, che però, dopo le polemiche dei giorni scorsi, ha il sapore della beffa. Il capo dell'anticorruzione Cantone ha infatti emesso il tanto atteso parere sulla possibile incompatibilità con la legge Severino della nomina, poi ritirata, di Daniele Frongia a capo di gabinetto. L'ex consigliere 5Stelle e braccio destro della sindaca, avrebbe potuto assumere la carica. Ma ormai la partita è chiusa, e dopo aver trovato, non senza tormenti la quadra, ieri la Raggi ha incontrato i nuovi assessori in pectore per mettere a punto gli ultimi dettagli. Riunione riservata, ma fuori da quella porta cominciano già ad accalcarsi associazioni, sindacati di categoria, partiti d'opposizione, e chiunque a Roma abbia un qualche interesse da tutelare o qualcosa da chiedere. Ci sono i sindacati del personale capitolino pronti a riprendere la battaglia sul salario accessorio. Quelli dei pizzardoni (i vigili urbani dell'Urbe) che dopo le dimissioni di Raffaele Clemente, ora premono perché la scelta del prossimo comandante del corpo cada su un interno.

L'opposizione della Lista Marchini riparte dai gladiatori del Colosseo, ricordando alla Raggi che le relative ordinanze aspettano ancora d'esser rinnovate. «Nel frattempo è ripartito il suk: risciò illegali che sostituiscono i taxi e finti centurioni che taglieggiano i turisti», sottolinea Alessandro Onorato. Anche gli albergatori romani sono già lì, sull'uscio, pronti a incassare le promesse strappate in campagna elettorale: lotta all'abusivismo e alla concorrenza sleale (leggi: b&b e affini). Caso Olimpiadi: per un giorno in cui non ne parla il presidente del Coni Malagò, ci pensano i Radicali, invitando la Raggi ad uscire dall'ambiguità (e a bocciare la candidatura di Roma una volta per tutte). Nessuna tregua dalle associazioni di consumatori, col Codacons che apre il fronte invocando il pugno di ferro contro il degrado cittadino. Dopo l'omicidio dello studente americano, il presidente Renzi invita la Raggi a smantellare le baraccopoli di senzatetto lungo gli argini del Tevere. C'è poi il capitolo cultura, con pezzi importanti dell'estate romana che quest'anno sembrano destinati a saltare. Un caso su tutti, la storica rassegna «All'ombra del Colosseo». Gli organizzatori per provare a metterla in piedi in tempi record hanno già chiesto un incontro urgente al nuovo inquilino del Campidoglio, e una soluzione ancor più rapida al pasticcio di bandi lasciato in eredità dal predecessore.

È un vero e proprio assedio, con assalti che arrivano anche da dove non te lo aspetti. È il caso dell'Unicef, da cui proviene la neo assessora alle politiche sociali Baldassarre, alla quale l'ex collega Andrea Iacomini chiede di intervenire per togliere i bambini dei profughi dalla strada, nelle zone a rischio come Termini, che ospitano alcuni dei centri d'accoglienza. A dare risposte i 5 Stelle ci penseranno da domani.

Oggi è il giorno delle cerimonie e dei gesti simbolici, come quello annunciato dalla nuova maggioranza pentastellata di voler sedere nei banchi a sinistra dell'aula Giulio Cesare, occupati fino a ieri dal Pd.

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