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È decollato Stratolaunch, il superaereo

Ha due cabine di pilotaggio e due fusoliere, ed è alimentato da sei motori Boeing 747. Quando è in volo assomiglia alla sussiegosa coreografia di due gabbiani molto affiatati. Oppure fa venire il dubbio di avere bevuto una birra di troppo. In realtà è semplicemente l'aereo più grande del mondo. Si chiama Stratolaunch. La sua foggia in realtà è assai bizzarra: per dire, è più largo che lungo, visto che dalla punta alla coda passano 72 metri mentre l'apertura alare è di 117 metri, praticamente un campo di calcio più qualcosa, comunque molto di più dell'Airbus più grosso. Il suo volo sperimentale è stato effettuato sabato e i tecnici garantiscono che è andato tutto bene.

L'aereo, costruito dalla società statunitense Stratolaunch Systems fondata nel 2011 dal cofondatore di Microsoft Paul Allen morto qualche mese fa, non porterà però nessun passeggero. È infatti stato progettato per le esigenze della Nasa e delle altre agenzie spaziali allo scopo di trasportare i satelliti nell'orbita terrestre bassa in modo più economico e «maneggevole» che con i comuni missili. Lo Stratolaunch è infatti adibito al lancio di missili vettori a loro volta in grado di trasportare satelliti.

Nel corso del volo di callaudo - avvenuto in California e durato circa due ore e mezza - l'aereo più grande del mondo avrebbe raggiunto la velocità di 304 chilometri all'ora e la quota di 5182 metri, sorvolando il deserto del Mojave.

Molto soddisfatto è apparso Jean Floyd, presidente della società: «È stato un fantastico primo volo che fa progredire la nostra missione di offrire un'alternativa flessibile a lancio dei razzi».

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