Politica

Il derby capitolino deciderà il futuro del centrodestra

La partita romana è centrale per misurare gli equilibri interni al centrodestra

Il derby capitolino deciderà il futuro del centrodestra

Sembra difficile che le ambasciate in corso in queste ore tra le diverse anime del centrodestra possano portare a una ricomposizione su Roma che, a questo punto, rischia di diventare una sorta di vero e proprio spartiacque. Se dovessero restare in corsa per il Campidoglio sia Guido Bertolaso sia Giorgia Meloni (al momento è in campo anche la candidatura di Francesco Storace) è infatti evidente che la partita romana diventerebbe centrale per misurare gli equilibri interni al centrodestra. Non solo il peso specifico dei singoli partiti, ma anche quello dei leader. Una sfida, quella tra l'ex capo della Protezione civile e l'ex ministro della Gioventù, che quasi certamente non aprirà a nessuno dei due le porte del ballottaggio ma che sarà il termometro di come si ricomporrà il centrodestra del futuro.Su Bertolaso, infatti, continua a puntare Silvio Berlusconi. Con un impegno come non lo si vedeva dalla campagna elettorale del 2013, visto che è ormai da una settimana che l'ex premier è presente sulla scena con appuntamenti e interventi pubblici a cadenza quotidiana. L'intenzione del Cavaliere, insomma, è quella di fare da traino a Bertolaso e soprattutto alla lista di Forza Italia, anche perché i risultati di questa tornata amministrativa decideranno gli equilibri in base ai quali alle prossime elezioni politiche si spartiranno i posti nel listone unico imposto dall'Italicum. Lo stesso ragionamento fa la Meloni, che proprio per evitare un crollo di Fratelli d'Italia ha deciso di scendere in campo in prima persona. Domani Matteo Salvini dovrebbe formalizzare il suo appoggio, impegnandosi anche a fare personalmente campagna elettorale a Roma. È evidente, insomma, che il risultato del confronto tra Bertolaso e Meloni sarà lo specchio del peso specifico di Berlusconi da una parte e della leadership più giovane della coppia Salvini-Meloni dall'altra. Una sfida, però, non solo generazionale ma anche politica, con l'ex premier che parla a un'area più moderata mentre l'asse Lega-Fdi insegue l'onda populista delle destre europee, primo fra tutti il Fn di Marine Le Pen.Si vedrà a giugno chi avrà la meglio e se la partita per il Campidoglio premierà chi guarda al centro o chi spinge a destra.

Quel che è certo è che per l'area politica che fa capo a Berlusconi, Salvini e Meloni la sfida di Roma sarà decisiva e deciderà il posizionamento politico di tutto il centrodestra.

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