Lo dice il trend: M5s calerà pure alle Europee
26 Febbraio 2019 - 08:33Gli elettori delusi dall'incapacità e dai princìpi grillini "traditi". Chi fugge non sceglie solo la Lega
Nei miei pluriennali ricordi di ricercatore sociale ed elettorale, gli esiti delle elezioni in Sardegna anticipano spesso, almeno in una certa misura, i trend che successivamente si manifestano a livello nazionale. In sintesi, il voto sardo ha evidenziato:
1 Un risultato abbastanza soddisfacente per quel che riguarda l'afflusso alle urne. Non è detto, naturalmente, che si tratti di un trend che mostra un rinnovato interesse alle competizioni elettorali, ma è certamente un indicatore di una buona mobilitazione.
2 Il forte calo del Movimento Cinque Stelle, che è passato dal 42.5% ottenuto alle politiche dello scorso anno al 10% (con 1.400 sezioni scrutinate su 1.840). Un vero e proprio crollo, dunque, di entità ancora superiore a quello registrato qualche giorno fa in Abruzzo. Con un esito non solo al di sotto della soglia psicologica del 20% (di cui si parlava nei giorni scorsi) ma addirittura inferiore alla metà. È vero che si tratta di elezioni locali, in cui tradizionalmente i grillini sono più deboli, ma è comunque indubbio il significato politico del voto.
3 L'incremento dei consensi per la Lega, seppure in misura inferiore a quanto molti osservatori si aspettavano. Ma che non smentisce comunque il trend crescente del partito di Salvini a livello nazionale. E che suggerisce come i flussi in uscita dal voto grillino non necessariamente si concentrano a favore della Lega, ma affrontano percorsi più complessi che includono l'astensione e lo stesso centrosinistra.
È dunque in atto un processo di disaffezione dell'elettorato nei confronti dei grillini? Al di là dei fattori più propriamente locali, è ragionevole affermare che sia proprio così. I motivi principali dell'allontanamento dal voto per il M5S riguardano soprattutto l'insoddisfazione diffusa per la prova di sé che quest'ultimo ha dato, una volta che è arrivato alla guida del Paese. È frequente, a questo proposito, l'impressione delle difficoltà che i grillini hanno avuto, (anche in relazione alla non sempre presente competenza e alla capacità personale nel trattare questioni complesse: l'inesperienza dei suoi militanti è, del resto, un handicap che lo stesso Grillo ha sottolineato), nel passare dalla mera posizione di protesta alla assai più difficile necessità di trovare soluzioni a temi intricati, nell'ambito dell'azione di governo. E poi hanno contato anche i ripetuti «tradimenti» rispetto alle affermazioni di un tempo (da ultimo la concessione dell'immunità parlamentare a Salvini) e la evidente difficoltà a realizzare davvero quanto promesso in campagna elettorale e contenuto nello stesso programma di governo.
Tutti fattori che fanno ritenere, almeno sulla base degli elementi oggi a disposizione, che il trend di calo del M5S potrebbe confermarsi anche a fine maggio, in occasione delle Europee.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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