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Diciotti, sul processo a Salvini adesso il M5s è in alto mare

In vista della memoria del ministro, la linea dura dei grillini ora sembra vacillare. Salvini: "Il Senato deciderà con coscienza"

Diciotti, sul processo a Salvini adesso il M5s è in alto mare

Sul caso Diciotti, approdato nella Giunta del Senato per la richiesta di autorizzazione a procedere verso Matteo Salvini, nel Movimento 5 Stelle ancora nulla è deciso. Decisione "in alto mare", osserva qualcuno, ma la lettura delle carte, in attesa della memoria che presenterà il ministro dell'Interno, sembra far emergere in alcuni che l'ipotesi tecnica del "sì per forza" alla magistratura non sia scontata, perché giuridicamente non corretta.

Il Movimento ha sempre combattuto la battaglia contro i privilegi della casta "ma questo caso è diverso", viene fatto capire. Non manca però chi insiste sulla linea rigorista: "Non si può distinguere caso per caso, perché altrimenti si entra nel merito delle situazioni e non è questo quello che bisogna fare. Ci si difende nel processo e non fuori dal processo. E respingere la richiesta di procedere del tribunale dei ministri smentirebbe la storia della nostra opposizione parlamentare ed extra parlamentare". Nessuno si sbilancia e oggi, in una riunione dei senatori, si è parlato anche della vicenda Diciotti.

I componenti della Giunta hanno relazionato sulla complessità del caso nel quale Salvini è coinvolto e sul quale anche gli esponenti di governo si sono pronunciati per sottolineare la collegialità della decisione presa dall'esecutivo sui migranti. Nelle prossime ore sarebbe in agenda un nuovo incontro tra i componenti M5s della Giunta per le Immunità di Palazzo Madama e il capo politico del Movimento, Luigi Di Maio. Nel frattempo c'è chi ipotizza una consultazione della base, ma anche su questo nulla è deciso. Non manca chi fa notare che "non si può fare una consultazione sui principi fondamentali, a meno che non si voglia porre il quesito se gli stessi principi vadano cambiati". Intanto, Matteo Salvini non si presenterà in Giunta e se deciderà di parlare lo farà solo nell'Aula del Senato. La memoria è attesa entro dopodomani e bisogna vedere se arriverà sarà accompagnata anche da una nota del governo. Sarà poi il relatore e presidente della Giunta, Maurizio Gasparri, ad avanzare la sua proposta di soluzione alla vicenda. Lo farà presumibilmente ai primi della prossima settimana. Da lì si aprirà il dibattito cui seguirà il voto per il parere da consegnare all'Assemblea.

Sul caso Diciotti "porto uno scritto, è meglio uno scritto, perché scripta manent, davanti al Senato spiegando quello che non ho fatto da solo ma che abbiamo fatto tutti insieme per la sicurezza, per difendere i confini, la legalità e il decoro del nostro paese. Ci sono passaggi importanti che è bene che vengano letti, e non ascoltati perché sulle parole scritte l'interpretazione è una sola. Sono contento e spero di perdere meno tempo possibile perché ho tante cose da fare", ha dichiarato il ministro. Che poi ha aggiunto: "È giusto decidere dopo aver letto le carte e mi auguro che tutti i 300 senatori decidano dopo aver letto le carte.

Se uno legge le carte si rende conto che bloccare gli sbarchi nell'attesa che la comunità internazionale si svegliasse per difendere il diritto a entrare legalmente nel nostro paese è un principio che applichiamo dal primo giorno di governo".

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