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Difende la moglie dai rapinatori: ucciso

All'ora di chiusura due uomini incappucciati entrano nel negozio con la pistola in mano

Difende la moglie dai rapinatori: ucciso

Ancora sangue e terrore in Piemonte. Un tabaccaio di 37 anni, Manuel Bacco, è stato ucciso a colpi di pistola ieri sera ad Asti dopo un tentativo di rapina.

Il delitto ieri verso le 19.30. Il tabaccaio, che lascia un figlio, stava effettuando le ultime operazioni prima della chiusura serale. Pistola in pugno e incappucciati, i due malviventi hanno fatto irruzione nel negozio. Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri, che stanno dando loro la caccia, avrebbero tentato di aggredire la moglie del titolare, che ha reagito per difenderla. I colpi di pistola, nel parapiglia, non hanno lasciato scampo al tabaccaio, che si è accasciato a terra in una pozza di sangue, mentre i malviventi si davano alla fuga. La vittima è morta sul colpo, prima che l'ambulanza del 118 potesse prestargli i soccorsi del caso. Gli aggressori sarebbero arrivati e se ne sarebbero andato a piedi, ma probabilmente l'auto era parcheggiata poco distante. Così come non è ancora chiaro se i rapinatori siano riusciti a mettere le mani sull'incasso della tabaccheria. Sopra il negozio abita una famiglia, ma in quel momento non era in casa, quindi non ha visto nulla. Il colpo di pistola non è stato udito neppure nel vicino supermercato dove molti astigiani stavano facendo la spesa. Avvertite le forze dell'ordine, sul posto sono subito arrivati i carabinieri di Asti, con il comandante Federici e gli uomini della scientifica, che hanno effettuato tutti gli accertamenti del caso per ricostruire la dinamica dell'accaduto. «Sono fuggiti di là, erano in due», hanno riferito alcuni passanti ai carabinieri. In tutta la provincia sono stati allestiti posti di blocco, mentre gli esperti della scientifica effettuavano i rilievi del caso sul luogo dell'omicidio. Nell'arco di poco tempo sul posto sono arrivati tutti i familiari del giovane, avvertiti dalla moglie, e sono stati subito attorniati dagli inquirenti.

La tragedia di Alba riporta alla luce il problema sicurezza nelle nostre città, soprattutto per il settore dei tabaccai. È il secondo tabaccaio ad essere ucciso negli ultimi giorni in Piemonte. Una settimana fa, a Torino, Enrico Rigollet è stato picchiato a morte da uno squilibrato a cui qualche ora prima si era rifiutato di regalare un pacchetto di sigarette.

Così come riecheggia ancora l'accusa di omicidio mossa contro il tabaccaio Giovanni Petrali - poi assolto - che nel maggio del 2003 uccise a Milano un rapinatore e ferì un suo complice, che avevano tentato di mettere a segno una rapina.

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