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Il diktat di Giorgio Napolitano: "La manovra? Ridurre il debito"

Giorgio Napolitano detta la linea in un'intervista a Repubblica: "Bisogna combattere i comunismi e abbassare il debito come dice Draghi"

Il diktat di Giorgio Napolitano: "La manovra? Ridurre il debito"

Ridurre il peso del debito, con interventi sulla spesa pubblica e aumentando l'avanzo primario. È questo il "diktat" di Giorgio Napolitano che pur sottolineando di non voler entrare nelle discussioni tra partiti detta la sua "linea" al governo.

Dopo aver analizzato la difficile stuazione politica in Germania e più in generale in Europa, in un'intervista a Repubblica l'ex presidente della Repubblica torna a criticare la legge elettorale appena votata dal Parlamento: una legge che rappresenta una "corsa all'indietro" e la cui "funzionalità resta tutta da vedere" vista "l'estrema frammentazione degli schieramenti politici e delle rappresentanze parlamentari". Da "Re Giorgio" arriva quindi un appello al "rifiuto di posizioni populiste e reazionarie che si collocano fuori dall'alveo delle democrazie europee", che "seminano quotidianamente pregiudizi contro libertà e diritti fondamentali" e "demonizzano le dimensioni del ragionevole compromesso e dell' equilibrio politico-istituzionale, spingendo alla radicalizzazione ed estremizzazione del confronto".

Il riferimento è chiaro: Napolitano parla del M5S e della Lega Nord. "Purtroppo in Italia si mostra una singolare perdita di memoria e generosa indulgenza anche di fronte a clamorosi voltafaccia, privi di ogni credibilità politica, come quelli di chi accenna a ritrarsi dalle sue posizioni antieuropee dopo aver firmato un patto di alleanza con Marine Le Pen alla vigilia delle elezioni in Francia", dice parlando della posizioni antieuropeiste attenutate nelle ultime settimane.

E poi la manovra. "Sono giorni difficili", dice Napolitano, "Non possiamo dimenticare che il nostro debito continua a non ridursi nel rapporto col Pil e se anche verranno vantaggi dalla ripresa non si possono attribuire alla crescita in quanto tale tutte le virtù e le soluzioni. Si deve continuare il lavoro per ridurre il peso del debito, selezionare in modo significativo la spesa pubblica e aumentare l'avanzo primario nella prospettiva del pareggio di bilancio.

Nel momento in cui il presidente Gentiloni è impegnato nell'arduo compito di acquisire il massimo sostegno per una non accomodante legge di bilancio confido che innanzitutto nell'area di centrosinistra si facciano strada scelte coerenti e sostenibili in sede europea".

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