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La "diretta" del discorso d'addio si perde in un bicchier d'acqua

Il saluto di San Silvestro non era dal vivo come da tradizione. Bensì registrato, tagliato e poi montato. La "pistola fumante" è nel livello del liquido che scende senza che il presidente beva

La "diretta" del discorso d'addio si perde in un bicchier d'acqua

Roma - L'ultimo discorso alla nazione di Napolitano si perde in un bicchier d'acqua. Questa è la storia di una piccola mistificazione. Nulla di grave, intendiamoci, non certo roba da impeachment . Ma una macchia sul saluto di Napolitano agli italiani dopo nove anni di regno, ops!, di presidenza. E si sa come vanno queste cose: anche se una donna è bellissima, gli occhi non potranno non andare a quel frammento di verdura impigliato tra i suoi denti. Ecco: le parole di King George che l'ultimo dell'anno sono piombate nelle nostre case a reti superunificate come nemmeno a Pyongyang (RaiUno, RaiDue, RaiTre, Canale5, La7, Sky) mentre il cotechino stava finendo di cuocere, ebbene non erano in diretta come sempre accaduto nella sera di San Silvestro e come agli italiani è stato lasciato credere, ma registrate e poi montate.

Il Colle come Cinecittà. L'ennesima rottura di una consuetudine istituzionale nel «novennato» di Napolitano. Qualche perplessità si era diffusa sin dalla messa in onda del «discorsone». Troppi stacchi anomali in quei 21 minuti scarsi, troppi cambi di inquadratura proprio nelle pause del discorso, un senso di «falso» come in quei servizi radiofonici in cui per ragioni di tempo vengono azzerate le pause togliendo naturalezza al fluire del discorso. Sui social network qualcuno inizia in tempo reale a borbottare, i più smaliziati disseminano dubbi sul «playback» presidenziale. Però probabilmente per il timore reverenziale anch'esso a reti unificate che Napolitano sembra godere la cosa cade là. Nelle ore successive le tv e i siti dei principali giornali postillano ogni sfumatura dello speech quirinalizio ma non sembrano notare alcuna anomalia registica. Tutti complici nella piccola truffa? Il giallo rischia di rimanere insoluto. Un cold case su cui nessuno indagherà.

Noi, però, ci siamo messi a guardare e riguardare il video del discorso e abbiamo trovato la pistola fumante. È nel bicchiere d'acqua alla sinistra di Napolitano. Prendiamo a riferimento uno dei tanti video caricati in rete, il primo di buona qualità su Youtube visibile alla Url https://www.youtube.com/watch?v=GvQfRkc2Xhs , e facciamo caso ai tempi. Fino al minuto 6'36” il bicchiere, deposto sopra un elegante piattino, appare pieno per circa due terzi, sopra il livello in cui finiscono le sfaccettature del cristallo. Poi un rapidissimo stacco sul tricolore, l'immagine si riallarga su Napolitano e al minuto 6'44” ricompare anche il bicchiere, che risulta decisamente meno pieno, comunque al di sotto delle sfaccettature. L'immagine che parte al minuto 6'56” è ancora più chiara. Il presidente nel frattempo deve aver bevuto una sorsata di acqua, ma le immagini non immortalano l'augusta ancorché parca libagione. Che deve quindi essere avvenuta a telecamere spente. Non certo in diretta.

Intendiamoci: concedere a un uomo di quasi novant'anni il vantaggio di qualche ciak non ci sembra scandaloso. Napolitano è consapevole dei suoi limiti fisici e merita rispetto per questo. Qualcuno racconta di amnesie sempre più frequenti, di inceppi e sentimentalismi che hanno probabilmente indotto il capo dello Stato e la regia di Rai Quirinale a optare per una registrazione di sicurezza. Che sarebbe addirittura partita il penultimo giorno dell'anno, proseguendo per ore. E avrebbe consentito il taglio di qualche inciampo e di almeno un momento di commozione.

Ma forse gli italiani si sarebbero meritati un addio impacciato ma sincero piuttosto che una dissolvenza da fiction .

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