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Disastri e oltre 20 morti nelle Piccole Antille. Resort di Trump evacuato

Il presidente: ciclone di «dimensioni epiche» E l'Italia invia aiuti alle isole dei Caraibi

Disastri e oltre 20 morti nelle Piccole Antille. Resort di Trump evacuato

Morte e distruzione nei paesi caraibici interessati dal passaggio di Irma. Quelli finora accertati sono 23, la maggior parte dei quali nelle Antille francesi. A Saint Martin le autorità olandesi e francesi che governano l'isola hanno registrato episodi di sciacallaggio e hanno disposto l'invio in loco di reparti di polizia supplementari. L'uragano ha interessato ieri le coste nord-orientali di Cuba. I circa 50mila turisti e gli abitanti delle isole e delle coste del nordest del paese sono stati evacuati verso l'interno e verso l'ovest. Ha investite in pieno le isole Turks e Caicos e le Bahamas, causando inondazioni e abbattendo edifici e infrastrutture. E punta diritto verso la Florida, dove è previsto per sabato.

Irma è stato ieri declassato a categoria 4, con venti che però continuano a soffiare a 250 chilometri orari, di poco sotto la soglia della categoria massima. Si è tuttavia registrato un raddoppio dell'occhio dell'uragano, che ora è più grande dell'ampiezza della stessa Florida.

"L'uragano Irma continua a rappresentare una minaccia che devasterà gli Stati Uniti, in Florida o in altri stati sudoccidentali. La funesta previsione di Brock Long, direttore della Federal Emergency Management Agency (Fema), la protezione civile statunitense, non lascia spazio ad alcun dubbio su quanto grave sia la minaccia che attende il sud-est del paese. Il presidente Trump in un tweet ha attribuito a Irma «proporzioni epiche, forse più grandi di quanto abbiamo mai visto», elogiando il lavoro della guardia costiera e sollecitando tutte le persone che si trovano nei luoghi interessati al passaggio di Irma a seguire le indicazioni delle autorità locali e federali: più di un milione di americani che vivono nelle coste orientali della Florida e della Georgia hanno ricevuto l'ordine di evacuazione; deserta Miami; intasate le autostrade verso nord, segnalate difficoltà di approvigionamento di carburante. Evacuata anche la residenza del presidente a Mar-A-Lago.

È stato stimato che l'uragano Andrew, anch'esso di categoria 5, che colpì nel 1992 le Bahamas, il sud della Florida e la Louisiana, causò danni per circa 26,5 miliardi di dollari dell'epoca. E 60 morti. «Non è più questione se la Florida sarà impattata ha dichiarato Long ma quanto gravemente sarà impattata». E ci si interroga a quanto potranno ammontare i danni. Senza tener conto che una nuova minaccia meteorologica è dietro l'angolo: l'uragano José, formatosi qualche giorno fa anch'esso sull'Atlantico, è stato innalzato a livello 4. E punta diritto verso le Piccole Antille. O di quello che ne è rimasto.

L'Italia, con il ministro Alfano, ha dichiarato di aver stanziato 300.

000 euro in aiuti da destinare alle popolazioni caraibiche colpite.

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