Cronache

Dissequestrata la foto del Duce: "Non è apologia del fascismo"

Dissequestrata la foto del Duce: "Non è apologia del fascismo"

Non volevano offendere proprio nessuno. Nel loro bar c'era «posto per tutti», per la foto del Papa, per quelle dell'Arma, della Polizia e perfino del Duce. Si, di Mussolini, accompagnata dalla frase: «Non ho paura del nemico che mi attacca ma del falso amico che mi abbraccia».

Ma questo non è piaciuto a una ragazza, che pensando di rappresentare il pensiero degli italiani, ha portato i carabinieri il 10 agosto, in piena estate, nel bar Fucsia di Modica, per far sequestrare quell'immagine. E ieri il Tribunale del Riesame di Ragusa ha disposto il dissequestro dells foto. I giudici, citano due sentenze della Cassazione, la numero 1 del 1957 e la 28 del 2016, spiegando che la manifestazione del pensiero non si può limitare, perché garantita costituzionalmente. Altra cosa, invece, è per il Riesame il pericolo di ricostituzione e riorganizzazione del partito fascista, ma in questo caso, non sarebbe stata ravvisata «nemmeno l'astratta considerabilità del reato di apologia del fascismo».

Quindi, nessun danno, nessuna voglia di riportare la dittatura da parte del titolare del bar, Giuseppe Spadaro, che ieri in aula era rappresentato dall'avvocato Enrico Platania. La famiglia Spadaro, quando i carabinieri sono entrati nel bar, si era detta dispiaciuta per quanto accaduto. Uno dei fratelli, impegnati nella gestione del locale aveva commentato: «È una delle classiche frasi che magari suonano bene e che si scaricano dal web. Certo, c'era la foto ma non c'era alcun intendimento politico. È stata una svista, una leggerezza; nel nostro locale c'è anche la foto del Papa, delle forze dell'Ordine, non abbiamo nulla da nascondere e di certo non volevamo urtare la sensibilità di nessuno».

Meno di un mese fa la nipote di Mussolini, la consigliera comunale Rachele, che porta il suo stesso cognome, era stata «bacchettata» addirittura dagli amministratori di Facebook per aver scritto sulla sua pagina personale una cosa affettuosa sul nonno in veste di familiare.

Classica dimostrazione che in Italia fanno più paura i fantasmi che i mostri veri.

Commenti