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Diventare grillino? Un'impresa impossibile

Per l'iscrizione Rousseau chiede una miriade di documenti. E alla fine a richiesta è respinta

Diventare grillino? Un'impresa impossibile

Sarà pure democrazia diretta ma nei fatti è lentissima e inaccessibile. Sulla piattaforma Rousseau, prima di far cominciare la rivoluzione, prima di votare, è necessario attendere l'autenticazione di Davide Casaleggio. Nel giorno decisivo in cui gli iscritti sono stati chiamati a decidere sul destino giudiziario di Matteo Salvini, il sito ha fatto tilt. Ma prima ancora di mostrare le falle, chi era riuscito a iscriversi alla piattaforma?

Abbiamo provato a farlo nelle settimane precedenti e abbiamo scoperto che è più facile compilare la fattura elettronica che accedere al sistema operativo del M5s. L'atto di iscrizione risulta essere infatti un inferno di domande a cui rispondere, documenti da fotografare, generalità da esibire e mail da ricevere. Le vie per iscriversi a Rousseau sono due: attraverso il web o con un sms da spedire al numero 43030. Le abbiamo provate entrambe e con account diversi. Con il nostro pc abbiamo cliccato sull'icona «iscriviti» e siamo stati rimbalzati sul form. Sin da subito un messaggio annuncia che l'adesione è consentita ai maggiorenni e a chi, all'atto dell'adesione, «non risulta aderente o comunque esponente di altri partiti politici e/o di associazioni aventi oggetto o finalità in contrasto con quelli dell'Associazione». Vengono chiesti i riferimenti anagrafici, la foto, una password, il numero di cellulare, il codice fiscale, ma anche il documento di identità, il numero del documento di identità e perfino la data di scadenza del documento di identità. Potrebbero apparire domande sufficienti, ma vi anticipiamo subito che tutto questo non basta. Rousseau chiede che il documento venga fotografato e che venga inviato ai loro server per una verifica. Abbiamo fatto anche questo e pensavamo così di accedere. Non è stato ancora possibile. Con una mail, il sistema risponde che la nostra identità è in corso di verifica e che «le credenziali utilizzate non corrispondono a un utente autorizzato».

Abbiamo dunque provato l'sms, con un account diverso. Il sistema è stato più reattivo. Ci è arrivato questo messaggio: «Ciao, ti farò qualche domanda per l'iscrizione a Rousseau. Rispondi con il tuo cognome a conferma della lettura ed accettazione delle condizioni su m5sms.it». Naturalmente abbiamo continuato. Altro step. Nome. Nuovo step. Codice fiscale. Ci viene chiesto di fotografare il documento. Abbiamo fotografato la patente di guida. E abbiamo atteso per giorni prima di ricevere l'autenticazione per accedere e dunque proporre disegni di leggi in Italia e in Europa. Purtroppo la risposta che alla fine è arrivata è stata negativa. Il nostro documento (rilasciato recentemente) non era abbastanza recente per i canoni dell'associazione. Le alternative che ci vengono suggerite sono: carta d'identità e passaporto. Non ci arrendiamo ma cambiamo cavallo. Tentiamo con documenti di un altro cittadino. Ci sottoponiamo nuovamente alla procedura. Attendiamo per giorni l'autenticazione. Questa volta sembra tutto essere andato a buon fine. Ci dirigiamo in piattaforma. Digitiamo email e password. Fremiamo all'idea di entrare, ma una nota in rosso ci gela: «Le credenziali non corrispondono a un utente autorizzato. Verifica lo stato del tuo profilo facendo login qui». Verifichiamo. Veniamo catapultati in una versione beta dove c'è la lista dei meet up, in pratica un mondo parallelo. Forse è il sottosuolo di Rousseau. Ma non è Rousseau.

Insomma, forse è preferibile il televoto di Sanremo.

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