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Doppiopetto e torso nudo Per l'uomo Armani un tifo da stadio

Stile impeccabile e sensuale per N21 Da Mr&Mrs Italy, il tema del viaggio

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Il magic moment della sfilata di Armani arriva dopo, nel backstage, quando tutti i presenti - dal primo assistente all'ultimo dei pompieri esplodono in un applauso incontenibile. Fuori, nel nutrito gruppo dei vip cui per una volta tocca aspettare, l'attore, scrittore e influencer Paolo Stella scrive «Tifo da stadio per il re» sulla Instagram Story che dedica all'evento e che raggiunge in un baleno 282 mila followers. Con la collezione uomo per l'estate 2018 in passerella ieri a Milano, lo stilista-imprenditore compie l'equivalente modaiolo di un miracolo: piace a tutti rendendo portabile e moderno il doppiopetto che nel guardaroba maschile ha la stessa funzione etica ed estetica del corsetto femminile.

L'uomo in doppiopetto solitamente profuma di soldi e potere. Quello di Armani è molto più intrigante, sexy e rilassato, «Un tipo spiritoso» minimizza lui liquidando in due parole il duro lavoro di mesi e forse anni per togliere qualsiasi rigidità alla giacca formale per antonomasia, la divisa dei consigli di amministrazione e di chi deve nascondere la pancetta sotto km di tessuti costosi. Re Giorgio fa addirittura sfilare alcuni ragazzi a petto nudo perché sotto al suo incredibile doppiopetto stanno benissimo anche i pantaloni in seta stampata stile pijama che i giovani considerano irrinunciabili d'estate. Con questo tipo di calzoni (per non parlare dei muscoli visto che nel casting c'è pure Akash, il bellissimo modello dagli occhi verdi protagonista dell'ultimo Ballando sotto le stelle) sarebbe assurdo indossare camicia e cravatta. Il gioco dei contrasti continua sul jeans che Armani recupera alla grande con tagli e accorgimenti sartoriali senza precedenti. Il blouson azzurro sembra infatti di leggerissimo chambray e invece è denim, mentre al posto del solito cinque tasche compare un lussuoso modello con le pinces. Nel finale sfila un pullover nero con la scritta «Gorgeous Giorgio» comparsa sulla copertina del Time nel 1982 sotto alla foto di quest'uomo straordinario. L'Italia gli deve molto in termini d'immagine e credibilità internazionale, non parliamo di quanto gli deve la moda. Infatti Alessandro Dell'Acqua che è il più bravo tra i designer della seconda generazione (quelli cioè con una cinquantina di primavere sulle spalle) a modo suo fa lo stesso discorso. «Voglio rivedere degli uomini con la giacca e dei pantaloni ben tagliati anche nel caso dei bermuda» dice poco prima di far sfilare con la sua stupenda collezione per N.21 una cosa che di solito manca sulle passerelle maschili: la sensualità. Tocchi garbati di sexyness si hanno infatti nei pullover con una sola manica, oppure nello speciale taglio dietro al ginocchio dei pantaloni lunghi. La scritta «Girl» su alcune maglie può essere letta in tanti modi e questo ci sembra molto civile perché l'omosessualità come il suo contrario, non è una bandiera ma una scelta strettamente personale. Certo avere il dono della sintesi non è una cosa da poco. Rocco Iannone passato dall'ufficio stile di Armani alla direzione creativa di Pal Zileri si dilunga sul mito di Narciso invece di spiegare in parole povere perché ha scelto tinte preziose tipo granato e rubino nella fusione a caldo con camoscio e cioccolato fondente. Da Mr & Mrs Italy torna in scena il viaggio nella sua vera accezione. I capi sono quindi comodi, tecnici e impacchettabili. Nel parka Pocket Blue i lacci su spalle e schiena vengono dal mondo della vela, mentre per il resto della collezione c'è una scelta di materiali e colori senza precedenti: popeline bicolore parachute, canvas ricamato o graffitato, nylon ultralight. Da Frankie Morello si parla di Tecnology Devotion ovvero la magnifica ossessione per i social.

Inquietanti le lenti bianche, ma carina la felpa con una Madonna sul drone circondata di influencer.

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