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Dsk la spunterà ancora: libertino ma senza reati

Diverse parti civili rinunciano all'azione giudiziaria: "Sapeva che erano squillo, ma non basta". Dopo la gogna, l'ex direttore del Fmi potrebbe essere scagionato

Dsk la spunterà ancora: libertino ma senza reati

Per tre volte la gogna globale. E probabilmente per la terza volta il proscioglimento finale. Il copione sembra ripetersi per l'imputato Dominique Strauss Kahn, felice protagonista di un colpo di scena al processo di Lille in cui è accusato di sfruttamento della prostituzione. Diverse parti civili si sono tirate indietro, rinunciando all'azione giudiziaria contro l'ex direttore del Fondo monetario internazionale. Per l'ex candidato socialista all'Eliseo il proscioglimento potrebbe arrivare oggi stesso: libertino sì, colpevole no. La terza via crucis giudiziaria dell'ex pupillo del Ps francese, dopo quella subìta a New York per violenza sessuale contro la cameriera del Sofitel Nafissatou Diallo (finita con un'archiviazione in sede penale e un risarcimento in sede civile) e dopo quella di tentato stupro della scrittrice Tristane Banon (chiusa con un non luogo a procedere) sembra avviarsi verso un nuovo lieto fine per l'imputato eccellente, esattamente come avvenne per l'accusa di stupro che nel maggio del 2011 costrinse Strauss Kahn a lasciare la poltrona del Fmi.

A dare l'annuncio sono stati David Lepidi, avvocato di un'associazione che si batte contro la prostituzione e Gilles Maton, che difende quattro delle squillo implicate. «Siamo intimamente convinti che Strauss-Kahn fosse al corrente che si trattava di prostitute, ma non basta», hanno spiegato i legali prima di ritirare le azioni giudiziarie contro l'ex direttore del Fmi. «Non abbiamo udito né scuse, né sincerità. Tutto qui, vicenda chiusa». In sostanza, le parti civili gettano la spugna convinti tuttavia delle responsabilità di Dsk.

Per dimostrare di essere inconsapevole che si trattasse di prostitute, l'ex direttore generale del Fmi ha anche esibito una foto-prova che lo ritrae insieme a una delle squillo che lo accusano, Jade, nel suo ufficio nel palazzo del Fondo Monetario a Washington. Lo scatto, circolato ampiamente sulla stampa nei giorni in cui era scoppiato lo scandalo, secondo Strauss-Kahn proverebbe che l'uomo non sapeva che si trattasse di una prostituta: altrimenti, argomentano, non avrebbe mai permesso che fosse ritratta al suo fianco in un luogo istituzionale.

«Penso di avere una sessualità più rude della media degli uomini. Ma ho avuto gli stessi rapporti sessuali con diverse donne. Alcune possono trovarlo rude, altre possono apprezzarlo, ma tutto questo non ha niente a che fare con la prostituzione». Così si è difeso Strauss-Kahn, durante il processo, dalle accuse di due escort che raccontavano di essere state forzate ad avere «rapporti brutali».

Strauss-Kahn ha poi ammesso di essersi scusato, nel periodo delle indagini preliminari, con una delle due donne, Jade, perché aveva capito «quanto quel rapporto l'avesse sconvolta», cosa di cui «non mi ero accorto sul momento».

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