Cronache

Due boati nei cieli del Nord E l'Italia precipita nella paura

Allarme dirottamento per un aereo Air France, i caccia si levano in volo. E il bang sonico scatena una psicosi

Due boati nei cieli del Nord E l'Italia precipita nella paura

Prima un boato, poi un secondo. Il panico. Dai Laghi, a Nord, fino a Varese, passando per Milano e Bergamo, la notizia delle esplosioni si è diffusa e ha fatto il giro di internet. In Lombardia, alcune persone sono uscite in strada, altre hanno ipotizzato di tutto. Ma quei suoni, all'orecchio di chi li aveva già sentiti, erano riconoscibili e inequivocabili. Niente eventi catastrofici e nessun fenomeno inspiegabile: l'Aeronautica Militare ha confermato con un comunicato stampa; i botti sono stati provocati da due caccia. In effetti, a ben sentire, i rumori erano due. Un primo e un secondo. Quei botti sono il rumore che un aereo fa quando supera la velocità del suono. Ma è bene sapere questa velocità può variare, in un range che va dai 1.170 ai 1.250 chilometri orari e che dipende da pressione, temperatura e densità dell'aria.

Ma come funziona? Un aereo che viaggia nell'aria a velocità subsonica crea perturbazioni che vengono trasmesse alle particelle d'aria circostanti, in tutte le direzioni alla velocità del suono e queste perturbazioni si compattano nella direzione del moto dell'aereo. E quanto più la velocità dell'aereo è prossima a quella del suono, tanto più le perturbazioni dell'aria di fronte all'aereo si compattano per creare il famoso «muro del suono». Il bang sonico è il rumore che si genera quando viene superato il muro. Perché se le perturbazioni viaggiano alla velocità del suono e l'aereo le supera, oltrepassa questo muro: procederà a velocità supersonica e andrà a una velocità superiore rispetto alle perturbazioni che esso stesso ha generato nell'aria. E l'onda di pressione lasciata dall'aereo è un cono di cui l'aereo è la punta. Lo schiocco della frusta è un bang sonico che si verifica quando l'estremità della frusta supera la velocità del suono.

Il comunicato stampa del ministero della Difesa, diffuso dell'ufficio generale del capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare riporta che è stata effettuata un'operazione di difesa aerea, attraverso il decollo immediato di due caccia. Per la precisione, si tratta di due Eurofighter F-2000, partiti immediatamente dalla sede del 51esimo Stormo, dalla base aerea di Istriana (Treviso). L'aeronautica militare dice che si tratta di velivoli d'allarme, decollati a seguito dell'ordine ricevuto dal Combined Air Operation di Torrejon, un ente Nato per la sorveglianza degli spazi aerei. I velivoli stavano intercettando un aereo francese, un Boeing 777 dell'Air France, nei cieli della Lombardia. A causa dell'urgenza di intervento, la barriera del suono è stata superata a una quota elevata. I caccia hanno prodotto un suono più potente del normale perché le condizioni meteorologiche, il vento e le temperature hanno amplificato la propagazione dell'onda d'urto udibile al suolo. Il velivolo francese, inizialmente, aveva perso i contatti radio con l'agenzia italiana del traffico aereo. Una volta intercettato l'aereo, gli Eurofighter sono riusciti a identificarlo e ad accertarsi che il velivolo avesse ripristinato i regolari contatti radiofonici. Ed è stato un bene che la nostra Aeronautica abbia deciso di intervenire in maniera tempestiva ed efficace.

I contatti radio, durante i voli, sono importantissimi: in mancanza di contatti radio, si potrebbe pensare a un dirottamento o a qualche problema tecnico. In effetti, Air France, ha confermato un guasto a bordo. Ma avere la consapevolezza di essere in buone mani, sapere che siamo coperti attraverso tempestivi contrasti di eventuali minacce, è una garanzia.

D'ora in poi, dunque, abbiamo una certezza in più: i nostri cieli sono pattugliati 365 giorni all'anno e 24 ore su 24.

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