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Due fiocchi e Roma va in tilt. Tanto la Raggi sta al caldo...

Dieci centimetri di neve paralizzano la città. Sindaca in Messico a parlare di clima, torna dopo le critiche

Due fiocchi e Roma va in tilt. Tanto la Raggi sta al caldo...

Nevica a Roma? Si chiudono le scuole, ieri e oggi, e si vola in Messico. Colpo di genio di Virginia Raggi. Invece di restare in Campidoglio con i piedi nel fango a sorbirsi noiosissime e inutili polemiche sul fatto che bastano dieci centimetri di neve a paralizzare la Capitale la sindaca se ne va al caldo per partecipare (e qui si vede il guizzo di genio) a una conferenza sul clima. La polemica per la sua assenza è assicurata e i social si intasano per le battute e le frecciatine che hanno come bersaglio il sindaco. Davvero perfido però è il tweet che invece si compiace dell'assenza della Raggi perché «Roma non può sostenere insieme due calamità». L'autore sarà dispiaciuto di sapere che il sindaco, dopo le polemiche, ha anticipato il rientro e già oggi sarà in Campidoglio.

Ieri la neve ha cominciato a fioccare abbondante durante le primissime ore del mattino dunque i romani si sono svegliati con la città già imbiancata. Tantissimi i disagi: centinaia i passeggeri bloccati alla stazione Termini per treni in ritardo anche perché molti convoglio sono stati fermati o deviati verso la stazione Tiburtina dove è stata presa d'assalto la fermata della metro. Molte le corse da e per Roma Termini cancellate da Trenitalia.

Il sindaco ha pensato a chiudere le scuole e l'assessore all'Ambiente, Pinuccia Montanari, ha invitato i cittadini a «limitare gli spostamenti». È stato ignorato chi doveva uscire per andare a lavorare a cominciare da chi presta servizi essenziali come i medici e gli infermieri in ospedale.

Pochissimi infatti i bus in circolazione. Su un totale di circa 1300 mezzi soltanto 480 hanno prestato servizio. Traffico ovviamente in tilt. E se sicuramente la gestione rete ferroviaria esula dalle competenze del Comune lo è invece il verde cittadino. Molte strade sono rimaste bloccate per la caduta di rami ed alberi che hanno ceduto sotto il peso della neve. La mancata manutenzione mette a rischio la sicurezza dei cittadini e la responsabilità è senza dubbio del Campidoglio.

E per pulire le strade non è rimasta che una soluzione: chiamare l'esercito. Una decisione presa dalla Protezione Civile al termine del Comitato Operativo. Al vicesindaco, Luca Bergamo non era venuto neppure in mente che fosse necessario l'intervento delle Forze Armate per risolvere la situazione. In compenso la Raggi dal Messico nel pomeriggio ieri lancia il seguente tweet: «In contatto costante con Centro operativo della Protezione Civile di Roma Capitale. Grazie a tutti per il grande lavoro di squadra».

La neve offre ai predecessori della Raggi l'occasione per vendicarsi. Gianni Alemanno ironizza sull'assenza della Raggi con un tweet: «Quando torni dal Messico, porta il sale». E pure Ignazio Marino, forse il più deriso dai romani dopo Nerone, colpisce pubblicando su Facebook una foto per sottolineare l'assenza di bus alla stazione Termini.

La nevicata ha imposto pure uno stop alle udienze dei tribunali. Saltate le udienze di due processi di forte risonanza. Il primo vede coinvolto l'ex patron della discarica di Malagrotta, Manlio Cerroni, arrestato per truffa e associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti. Nell'altro processo quattro carabinieri sono accusati di aver tentato di ricattare l'ex govenratore del Lazio, Piero Marrazzo che era stato sorpreso dai carabinieri a casa del viado Jose Alexandre Vidal Silva, detto Natali.

Ma non ci sono soltanto i sindaci a bacchettare la Raggi. Il Pd ovviamente attacca ironizzando. «E dire che qualche fiocco di neve d'inverno non rientra nei grandi cambiamenti climatici», dice Stefano Pedica del Pd.

All'estremo opposto Federico Mollicone di Fratelli d'Italia sbotta: «Mentre il sindaco Raggi è in Messico, i romani soffrono i soliti problemi nella circolazione ferroviaria e su gomma».

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