Politica

Due stipendi e (troppi) debiti: i conti in tasca a Renzi che non tornano

L'acconto da 400mila euro, il nuovo mutuo sulla mega villa e i debiti passati. Come fa a pagare tutto Renzi? Ecco quanto guadagna e quanto spende

Due stipendi e (troppi) debiti: i conti in tasca a Renzi che non tornano

Alla fine dell'anno, pare, gli dovrebbero rimanere sul conto sì e no 600 euro. L'economia domesica, si sa, è una scienza difficile e inesatta. Ma nei conti della famiglia Renzi qualcosa non torna. Tanto che dopo aver contratto un mutuo da 900mila euro per comprare la mega villa a Firenze da 1,3 milioni di euro, il Fatto Quotidiano è andato a spulciare tutte le spese dell'ex premier. Al netto dei due stipendi (uno da parlamentare e uno da insegnante) a Matteo e ad Agnese rimarrebbero, appunto, circa 600 euro per far fronte a tutti i bisogni primari. Che, si sa, in una famiglia con figli sono sempre esorbitanti.

Al momento di redigere l'atto del preliminare di vendita, che lo ha portato a comprare la chicchieratissima villa, Renzi ha versato un acconto da 400mila euro. Nel fargli i conti in tasca Vincenzo Imperatore si chiede sul Fatto Quotidiano si chiede come l'ex premier riesca ora a onorare l'impegno preso con la banca che gli ha dato il mutuo. Secondo il Sole24Ore, infatti, può contare su un reddito lordo di 107mila euro che, al netto delle tasse, si asciuga a 65mila euro. A questi vanno ad aggiungersi quelli guadagnati dalla moglie che è assunta come insegnante di ruolo in un istituto superiore. Si tratta di altri 25mila euro. Sempre lordi. Quindi, sempre al netto delle imposte, 19mila euro. Per un totale di 84mila euro.

Come aveva già scritto Davide Vecchi sempre sul Fatto Quotidiano, quello contratto per comprare la mega villa di Firenze non è il primo aperto dalla famiglia Renzi. Ogni mese sborsano 4.250 euro per un totale di 51mila euro all'anno che gli lascerebbero a disposizione "appena" 33mila euro per pagare il nuovo mutuo. E qui sorgono i problemi. O meglio: i conti faticano a tornare. Perché stanto al calcolo fatto dal Fatto Quotidiano, che ha supposto una convenzione con tassi agevolati e della durata di trent'anni, la rata potrebbe aggirarsi intorno ai 2.700 euro al mese. Ovvero: 32.400 euro all'anno.

Gli rimarrebbero così 600 euro per pagare le bollette, fare la spesa e piàù in generale far fronte alle esigenze basilari della propria famiglia.

Commenti