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E i sondaggi premiano il centrodestra unito: più seggi di 5 Stelle e Pd

Le simulazioni con il Tedeschellum: al listone con Fi, Lega e Fdi 224 deputati. L'incognita sbarramento

E i sondaggi premiano il centrodestra unito: più seggi di 5 Stelle e Pd

Roma - Ancora non ha una definizione precisa la nuova legge elettorale (ispirata, almeno fino a prova contraria, al sistema tedesco), però le intenzioni di voto che si vanno raccogliendo descrivono uno scenario affatto interessante. Se si analizza, per esempio, quanto raccolto in questi giorni dai dagli analisti di Index Research si scopre che con il sistema delle «aggregazioni» il centrodestra potrebbe risultare il soggetto con il maggiore consenso. In una simulazione, infatti, che prevede Forza Italia, Fratelli d'Italia e la Lega di Salvini uniti sotto lo stesso ombrello federato, per i meccanismi della nuova legge elettorale finirebbero per portare in parlamento un numero di parlamentari superiore rispetto ai diretti concorrenti. Insomma nel caso di una lista unica, spiegano i ricercatori di Index Research, il centrodestra porterebbe in parlamento 224 deputati contro i 217 del Movimento Cinque Stelle e i 189 del Partito democratico di Renzi. In tutte le simulazioni immaginate dalla società demoscopica il Partito democratico corre da solo. E ovviamente non prende sempre gli stessi parlamentari. Il caso in cui ne raccoglie di più è quello in cui non si assiste ad «apparentamenti». In questa eventualità, infatti, il Movimento dei grillini conquista ben 231 seggi mentre il Pd si ferma a 200, il doppio di quelli di Forza Italia (101) e della Lega (98). Visto lo sbarramento al 5 per cento, i partiti forti prendono ovviamente seggi anche a discapito dei piccoli. Ed è così che i sondaggisti hanno provato a vedere cosa accadrebbe se Fratelli d'Italia superasse la soglia fatidica del 5%. Un'ipotesi che - con le sinistre alternative al Pd federate - vedrebbe il Movimento grillino sempre in testa con soli 202 deputati, seguito dal Pd con 176 e con Forza Italia a 89. La soglia del 5 per cento, hanno calcolato alla Index Research, permetterebbe al partito di Giorgia Meloni ben 34 parlamentari. E tutte queste simulazioni partono dal semplice dato delle intenzioni di voto. Che vedono i grillini in testa con il 30,1%, seguiti dal Pd al 26,1%, Forza Italia al 13,2%, Lega al 12,9% e Fratelli d'Italia, appunto, sulla soglia del 5% (al 4,9).

Altro dato importante che si ricava dal sondaggio della Index Research è che il 55% degli italiani preferisce andare a votare alla scadenza naturale della legislatura (primavera 2018) piuttosto che anticipare il voto in autunno. Alla domanda: «Secondo lei le elezioni politiche dovrebbero essere anticipate al prossimo autunno oppure tenersi alla scadenza naturale nel 2018?», il 54,9% ha risposto di voler votare l'anno prossimo. Un tendenza in crescita anche rispetto alla scorsa settimana quando la percentuale di chi voleva portare a termine la legislatura era del 54,6%.

Soltanto un terzo (33,5%) invece vorrebbe votare in autunno.

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