Cronache

E il Lungotevere chiude per eccesso di escrementi

La melma degli storni e le foglie secche hanno causato buche e cadute dei motociclisti. Stop alla circolazione per ripulire

E il Lungotevere chiude per eccesso di escrementi

Roma Il dream team romano di Matteo Renzi affoga nel guano. Ieri, infatti, il Lungotevere della Capitale è stato chiuso per larghi tratti al traffico per consentire la pulizia della strada resa impraticabile dagli escrementi degli storni che nidificano sugli alberi che costeggiano il fiume. La melma formata dal mix letale guano, foglie secche e pioggia ha causato numerosi intraversamenti e cadute di motociclisti. Di qui lo stop alla circolazione, i turni di pulizia straordinaria e l'apertura al traffico del centro storico.Il mese scorso il commissario straordinario, Francesco Paolo Tronca, aveva disposto l'installazione dei dissuasori acustici anti-storni.

La soluzione, però, non sembra ancora aver sortito gli effetti desiderati e puntualmente gli incidenti si ripetono. Il 24 dicembre scorso ben sette scooteristi erano letteralmente volati per aria all'altezza della Corte di Cassazione causando un ingorgo che ha intrappolato migliaia di automobilisti alle prese con le ultime compere natalizie. Da metà novembre Ama, l'azienda comunale di nettezza urbana, compie quotidianamente circa 170 operazioni di spazzamento per un totale di 5mila interventi. Alle denunce dell'inefficienza, puntualmente avanzate da Forza Italia e Fdi, si aggiungono da qualche tempo anche le lamentele di alcuni esponenti del Pd romano, scontenti per la decisione di Renzi di installare alla guida di Roma un prefetto con scarsa conoscenza dei problemi della Capitale. «La città è bloccata dai disservizi. Nessuno ha preso misure per scongiurare ennesime figuracce in tutto il mondo», ha dichiarato polemicamente il piddino Stefano Pedica.Il disastro causato dagli storni ha fatto passare in secondo piano il tanto atteso arrivo della pioggia nella Capitale che dovrebbe consentire un significativo abbassamento dei livelli di pm10, ormai oltre i livelli di guardia da molto tempo. Ieri le precipitazioni si sono intensificate e dovrebbero proseguire nei prossimi giorni. Le perturbazioni, infatti, stanno interessando tutto il Paese e proseguiranno fino all'Epifania. Ieri pioggia e nevischio sono cadute anche su Milano, alle prese con analoghi problemi di inquinamento da polveri sottili. La neve ha fatto la propria comparsa anche in Veneto e in Trentino. Buone notizie soprattutto per gli operatori turistici.

Le precipitazioni nevose si sono intensificate in Valtellina; nelle stazioni sciistiche del Torinese e della Val d'Aosta ieri la neve è caduta copiosa. Le Dolomiti bellunesi invece sono rimaste ancora a secco. Cielo coperto e temperatura poco sotto lo zero, ma dal cielo fino a ieri non era caduto neppure un fiocco.Il maltempo, però, creerà anche disagi. In Friuli Venezia Giulia il vento di bora potrebbe determinare la formazione di ghiaccio sulle strade. In Toscana, la Protezione civile ha emesso il codice giallo in prevalenza per la zona costiera. L'arrivo di temporali e venti forti al Sud ha già fatto scattare l'emergenza arancione in Campania e sulla costa tirrenica della Calabria.

Oggi è prevista criticità «gialla» per Emilia Romagna orientale, il Nord delle Marche, il Lazio meridionale, le aree interne abruzzesi e la Basilicata.

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