Politica

E Matteo (con i sondaggi) insiste sulla castrazione

Raccolta di firme per la proposta di legge. Il Viminale: «A Napoli 137 poliziotti in più»

E Matteo (con i sondaggi) insiste sulla castrazione

Roma - Tolleranza zero verso stupratori e pedofili. Matteo Salvini ha lanciato ieri la raccolta di firme per la proposta di legge sulla castrazione chimica: «Chi mette le mani addosso a un bambino - ha chiarito - non deve farlo per il resto dei suoi giorni». Fino a stasera si potrà aderire in tutti i gazebo della Lega sul territorio nazionale.

Le polemiche sulla sicurezza da parte di 5 stelle e Pd non sembrano averlo toccato, tanto che ieri, nel corso del suo tour toscano, ha snocciolato i dati che dimostrano quanto ha fatto in un anno di amministrazione al Viminale. Nonostante il clima da campagna elettorale al vetriolo, il vicepremier ha risposto alle accuse con i fatti, riscuotendo ovazioni ridondanti.

A Napoli, dove una bimba di quattro anni rischia la vita a causa di una pallottola che le ha perforato i polmoni, fonti del Viminale fanno sapere che «nell'ultimo anno sono arrivati 137 poliziotti in più e il piano di riorganizzazione prevede una super questura: passerà dagli attuali 3.740 agenti a 4.332 con un incremento di 592 unità. I militari impegnati per Strade Sicure sono 690, di cui 100 per la Terra dei Fuochi. Con i fondi del Decreto Sicurezza, Napoli ha avuto 1,4 milioni. Il Comune - si prosegue - ha assunto 53 agenti della municipale grazie ai fondi della sicurezza urbana (altri 6,7 milioni di euro). Per Scuole Sicure il capoluogo campano ha avuto altri 243mila euro, che si sommano alle risorse contro la dispersione scolastica».

Nella città partenopea, peraltro, ieri è arrivato l'arresto di 12 camorristi appartenenti ai clan Formicola e D'Amico. «Complimenti a polizia e carabinieri - ha detto il ministro dell'Interno - per i velocissimi arresti di questi camorristi che hanno sparato per le vie di Napoli. È una risposta concreta: lo Stato c'è, si fa sentire, non dà tregua ai boss. Ed episodi come quello di ieri non resteranno impuniti. Vinceremo noi». E ha poi proseguito: «A Napoli e nel resto d'Italia vogliamo far parlare i numeri e i fatti. Faremo sempre di più e sempre meglio». Il tutto mentre arriva la notizia che ieri a Viterbo è stato subito arrestato il presunto colpevole dell'omicidio del commerciante morto nel corso di una rapina.

Gli attacchi il vicepremier se li fa scivolare addosso: «Più insultano - ha detto ieri a Capannori - più mi danno la forza di andare dritto come un treno, perché non abbiamo paura di niente e di nessuno. Ci sono quelli del Pd che hanno governato per anni e che ogni giorno mi spiegano cosa deve fare un ministro e cosa deve fare il governo. In neanche un anno abbiamo approvato il sacrosanto diritto alla Legittima difesa». A Montecatini Terme non ha usato mezzi termini: «Parto dal mio lavoro, che è quello per cui mi pagate tutti i giorni. Ad oggi sbarchi di immigrati ridotti del 92 per cento e arriva in Itali\a solo chi ha diritto di arrivarci. Quelli che erano qua per spacciare, stuprare e delinquere tornano esattamente da dove sono venuti. È finita la pacchia delle cooperative rosse che ingrassavano. I porti rimangono chiusi».

E poi un riferimento a chi vende droga: «Combatterò perché gli spacciatori vadano in galera subito». Infine, ha lanciato la proposta di tassare la prostituzione.

«Ragioneremo anche su questo», ha concluso.

Commenti