Politica

E ora la Raineri rimette la toga

Per il magistrato pronto il posto alla corte d'Appello milanese

Romana Raineri col prefetto Francesco Paolo Tronca
Romana Raineri col prefetto Francesco Paolo Tronca

Milano Una cosa è certa, nel bailamme che ha investito la giunta grillina di Roma: Carla Raineri cade in piedi. Il capo di gabinetto di Virginia Raggi, esonerata più rapidamente di un allenatore del Palermo, non dovrà reinventarsi un futuro. Perché una volta sloggiata dal Campidoglio la attende il vecchio, confortevole posto che ha lasciato per spiccare il salto verso Roma: quello di giudice a Milano. Posto prestigioso e stipendio all'altezza, orgogliosamente reso noto dalla stessa Raineri per replicare alle polemiche sui suoi emolumenti romani: «Sono un magistrato, guadagnavo 170 mila euro, adesso al netto sono mille euro in più al mese», disse il 13 agosto.

Alla Raineri dunque non toccherà la triste sorte di Antonio Ingroia, che dopo lo sfortunato sbarco in politica venne esiliato ad Aosta dal Consiglio superiore della magistratura e scelse di lasciare la toga. Ma Ingroia era stato candidato alle elezioni; invece per il Csm quello della Raineri non era - per quanto ciò possa apparire paradossale - un incarico politico che ne potesse mettere in discussione la imparzialità. E quindi ora la Raineri potrà chiedere al Csm di rimetterla come se niente fosse al posto che occupava presso la prima sezione civile della Corte d'Appello di Milano, un posto assai delicato dove approdano vicende societarie a molti zeri. Il Csm, a meno di improbabili impuntature, non potrà fare a meno che accogliere la sua richiesta. E così l'annosa querelle sui magistrati prestati alla politica si arricchirà di una nuova pagina.

Oltretutto, Carla Raineri potrebbe persino venire premiata con un avanzamento di carriera. Infatti il Csm potrebbe nominarla presidente di sezione della Corte d'appello di Milano: carica per la quale era stata ritenuta idonea dalla commissione «incarichi direttivi», ma poi bocciata dal plenum sulla base della semplice considerazione che essendo già stata arruolata nello staff del prefetto Tronca, commissario straordinario a Roma, avrebbe comunque lasciato il posto scoperto.

Ora invece il posto verrà rimesso all'asta, la Raineri farà sicuramente domanda e le sue chance di ottenerlo sono considerate alte. A dispetto di una certa spigolosità di carattere, l'ex braccio destro della sindaca grillina è donna di rapporti importanti: è considerata vicina alla corrente moderata di Magistratura Indipendente, ma sul suo nome ha saputo raccogliere appoggi trasversali.

Salvo poi sposare la causa dei Cinque Stelle in Campidoglio.

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