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E ora Toscani tifa Macron: "Meglio la Francia, che quei due sfigati"

Il fotografo, intervenuto su Radio24, si è scagliato duramente contro Salvini e Di Maio: "Portano sfiga, guardate cose è successo da quando sono al governo"

E ora Toscani tifa Macron: "Meglio la Francia, che quei due sfigati"

"La Francia ha ragione. Con queste seghe degli italiani, facciamo cag.., siamo diventati gli stupidi del villaggio globale. Grazie a quei due partiti. Comunque non ci caga più nessuno, non contiamo niente e facciamo ridere i polli. Una volta Grillo faceva gli spettacoli comici e questo spettacolo oggi lo abbiamo portato in Parlamento, in aula. Lo show continua". Così il fotografo Oliviero Toscani ha commentato le tensioni in corso tra Italia e Francia.

Intervenuto a La Zanzara su Radio 24, Toscani si è scagliato duramente contro i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. "Vorrei essere governato da Macron non c’è dubbio. Altra classe. Guarda questi qui di profilo, nemmeno Neanderthal. Non li nomino più quei due, portano sfiga. Mi sto toccando le palle, ho i c...i nelle mani. Portano sfiga, guardate cose è successo da quando sono al governo, tutte sfighe, la recessione….È inutile che facciano i fighi con l'Europa…Vive la France…vivo a Parigi da tanto tempo, sono molto più vicino a Parigi che agli altri…".

Ma il fotografo non ha criticato solo il governo gialloverde. Toscani ha commentato senza mezzi termini la partecipazione di Daniela Santanchè alla trasmissione Alla Lavagna di Rai3. "Anche le put...e dicono questo, che i soldi ti danno la libertà. È una cosa becera, non puoi dirlo ai bambini. Ma no, è da internare".

Infine, stuzzicato dai conduttori, Toscani ha commentato il divorzio tra la Kyenge e il marito: "Ovunque ci sono donne sante e mariti co...i. E viceversa". "Tu potresti mai stare con una militante della Lega?", hanno chiesto. "Dipende - ha risposto il fotografo -. Sicuramente non ci starei perché è una di cultura o una grande intellettuale, intenditrice d’arte. Non può essere così. Fatemi l’esempio di uno della Lega acculturato, fatemelo ca..

o".

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