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E Parisi lancia la "sfiducia costruttiva"

In caso di dimissioni del governo, il capo dello Stato deve sciogliere le Camere

E Parisi lancia la "sfiducia costruttiva"

Roma - L'Italia ha bisogno di stabilità, serve la «sfiducia costruttiva» nella Costituzione, sul modello tedesco. Stefano Parisi presenta la proposta di riforma dell'articolo 88 della Carta, depositata ieri alla Camera da 24 parlamentari dell'area di centro.

Il leader di «Energie per l'Italia» spiega che questo meccanismo di «stabilità governativa» rappresenta «un deterrente» alle crisi troppo frequenti in un Paese che, anche con un premio di maggioranza «sproporzionato», non è riuscito ad impedire 4 governi in 5 anni, continui cambi di partito e 3 crisi extraparlamentari.

« Per evitare l'instabilità politica - dice Parisi - si responsabilizzano le forze parlamentari, obbligandole a trovare un accordo entro 10 giorni per formare una nuova maggioranza e risolvere così le crisi in tempi rapidi. È un modo fondamentale per rispondere alla richiesta di credibilità anche degli investitori stranieri».

La modifica dell'articolo 88 della Carta è semplice, introduce un nuovo comma in cui si stabilisce che nel caso di una crisi di governo il presidente della Repubblica debba sciogliere le Camere se entro 10 giorni dalle dimissioni o dal voto, queste non diano la fiducia ad un nuovo esecutivo. Si vogliono così impedire salti nel buio o crisi extraparlamentari, oltre a iniziative autonome del premier per provocare lo scioglimento delle Camere. Mister Chili ha sottolineato che questo sistema ha dato molta stabilità alla Germania in 70 anni e ha aggiunto che così vengono responsabilizzati anche i singoli parlamentari, per evitare i «tanti cambi di casacca».

Per Parisi e i deputati firmatari la pdl «può essere approvata rapidamente» nella legislatura in corso e con la maggioranza dei due terzi, in modo da evitare il referendum confermativo. È una proposta multipartisan, sottoscritta da Monchiero ( ex Sc, capogruppo di Civici e Innovatori), Menorello (ex montiano), Vaccaro (ex Pd, gruppo Misto), Bernardo (ex Pdl, Ap-Ncd), Binetti (Udc), Borghese (Sc-Ala), Buttiglione (Udc), Catalano(CI), Dambruoso (CI), Fitzgerald Nissoli (Des Cd), Fucci (ex Pdl, Misto), Galgano (CI), Gigli (Sc), Latronico (Ex Pdl, Misto), Matarrese (CI), Merlo (Sc Ala), Molea (CI), Mucci (CI), Oliaro (CI), Palese (ex Pdl, Misto), Prataviera (ex Lega, Misto), Quintarelli (CI), Sberna (Des-Cd), Vargiu (CI).

Il quadro ideale in cui s'inserisce è di un proporzionale puro, come quello disegnato da una delle 20 proposte elettorali all'esame del parlamento, che prevede anche l'eliminazione dei capilista bloccati.

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