Cronache

E il poliziotto sprinter arresta "di corsa" i predoni della sabbia

Il campione dei 400 metri Juarez ora in servizio a Rimini è scattato dietro ai malviventi scappati in bici. Acciuffandoli

E il poliziotto sprinter arresta "di corsa" i predoni della sabbia

RiminiL'impressione è che da oggi i ladri e gli scippatori di Rimini siano meno tranquilli. Da qualche giorno ha iniziato il suo servizio nella squadra mobile della questura, Isalbet Juarez, quattrocentista azzurro delle Fiamme Oro (record personale sotto i 47 secondi), nato a Cuba ma residente dall'età di 11 anni a Rivolta d'Adda, e cresciuto nell'Atletica Bergamo: da quest'anno veste i colori dell'Athletic club 96 Bolzano.

Primo giorno di pattuglia e subito ha messo alla prova il suo talento. Juarez, 27 anni, un metro e 84 per 72 chili, era di passaggio sul lungomare di Rimini, insieme a due colleghi su un'auto civetta, quando ha notato un uomo con aria sospetta che faceva da «palo» a due complici che rubavano una borsa da un'auto parcheggiata col finestrino aperto, per poi scappare in bici. L'atleta azzurro è sceso di scatto e si è messo a correre. Juarez ha agguantato per il collo uno dei due in appena 15 metri. E pensare che il ladro si era pure alzato in piedi sui pedali per poter andare più veloce. L'altro malvivente (erano tutti tunisini) è stato bloccato dai colleghi. Il «palo» è riuscito a fuggire con uno scooter. Arrestati per furto aggravato il rischio è che dopo pochi giorni siano già fuori, a delinquere ancora. Quella di Juarez potrebbe essere stata fatica sprecata, ma benedetti siano comunque tutti i poliziotti in servizio a Rimini che soprattutto d'estate hanno un bel po' da fare visto che da 150mila abitanti, la località di mare arriva ad ospitare oltre un milione di persone. E i crimini si intensificano, soprattutto sulle spiagge.

«Qui marocchini e tunisini scorrazzano liberamente - racconta Ferdinando il bagnino del Bagno 1, accanto alla spiaggia libera - solo ieri tre furti. Ma ogni giorno è così e il Comune ha detto no alla videosorveglianza e non mette neppure dei cartelli di avvertimento. Qui rubano da due a tre zainetti al giorno e i turisti restano in costume. Sono costretti a fare i turni per il bagno, perché i ladri si appostano e quando qualcuno si allontana un attimo, entrano in azione. Polizia e carabinieri vengono spesso qui e ogni tanto riescono ad acciuffarli. Ma finiti i controlli ricomincia tutto daccapo». Solo a luglio sono state una ventina le denunce all'Arma per altrettanti furti subiti da turisti e riminesi nella spiaggia libera. Una sessantina di scippi e altrettanti reati non denunciati. «È una perdita di tempo, tanto non ritroveranno mai le nostre cose», dice un turista bresciano in vacanza a Rimini.

I predoni della spiaggia libera stanno diventando sempre di più. Giorni fa un giovane marocchino ha rischiato il linciaggio dei bagnanti dopo aver tentato di rubare uno scooter. La polizia ha poi fermato un altro ladro che aveva lasciato in mutande una coppia friulana che si era vista portare via tutto: soldi, cellulari, vestiti. «Ci è rimasta solo la chiave di camera dell'hotel».

Purtroppo non sempre c'è un atleta che corre veloce dietro ai ladri.

Commenti