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E al «Rischiatutto» di Fazio premiato chi sbaglia risposta

Un concorrente confonde i nomi ma si aggiudica la puntata L'azienda: «È tutto in regola»

Paolo Giordano

Milano Rischiatutto da moviola. L'altra sera il concorrente Stefano Orofino, il «filosofo», è diventato il primo campione del quiz reloaded da Fabio Fazio su Raiuno. Rispondeva, bontà sua, sulla Juventus e, alla domanda sulla finale di Champions League del 1996 contro l'Ajax, avrebbe sbagliato a rispondere alla domanda sulla formazione della squadra allora capitanata da Gianluca Vialli. In particolare, sulla sostituzione di uno dei giocatori il professore ha detto proprio allo scadere del tempo consentito: «Al posto di Padovano, Ravanelli». In realtà - e il sito della Uefa lo conferma - fu il contrario.

Apriti cielo.

Su questo particolare naturalmente sui social si sono scatenati in tanti. Un putiferio che si aggiunge alla questione della non «correttezza» dei premi in oro elargiti dalla Rai durante i suoi giochi tv. Nel complesso, però, l'intero «segmento» della risposta decisiva per diventare campioni di Rischiatutto è punteggiato da imprecisioni e piccole sbavature. Ad esempio, lo stesso Fabio Fazio ha chiesto a Orofino di completare l'elenco della formazione quando, invece, il concorrente l'aveva appena elencata per intero.

Preziosi secondi perduti.

Sono i rischi delle dirette tv. In ogni caso, rimane che l'avvicendamento tra calciatori non è stato indicato correttamente, sostituendo l'entrante con l'uscente. Un dettaglio, per carità. Tanto più che, pochi istanti prima, Orofino aveva inserito Ravanelli tra i marcatori durante i tempi regolamentari e quindi è evidente che non lo poteva considerare una riserva entrata nei supplementari. Però tanto basta, ormai, per scatenare l'iradiddio.

Monica Tellini, l'ufficio stampa del programma, ha subito precisato con una nota che «Stefano Orofino ha risposto correttamente. Nella domanda, infatti, non gli si chiedevano l'ordine o la modalità dei cambi dei giocatori ma solamente quali giocatori, cambi compresi, Marcello Lippi fece scendere in campo. (...). Pertanto ai fini della risposta alla domanda, è irrilevante che abbia invertito il cambio Ravanelli-Padovano».

In sostanza, si parla di pinzillacchere, come piaceva dire a Totò. Forse la domanda avrebbe dovuto essere formulata più correttamente. E, senza dubbio, la sbavatura nella risposta può legittimare qualche polemica. Ma, a ben vedere, è il risultato della nuova fase dei quiz televisivi. È assai probabile che episodi analoghi si siano verificati anche ai tempi dello storico Rischiatutto di Mike Bongiorno. Ma allora non c'erano le forche caudine del web, sotto le quali ormai passa tutto, e tutto viene ingigantito. Ogni particolare viene filtrato da migliaia, milioni di occhi critici che poi traggono le proprie conclusioni. Talvolta correttamente. Talvolta esagerando.

E forse, se proprio bisogna utilizzare questo inciampo come una lezione, sarebbe meglio che in futuro la formulazione delle domande di Rischiatutto tenesse conto di questa nuova, inevitabile, deriva.

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