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E spunta l'idea del ticket lombardo-veneto

Milano e Cortina non mollano e oggi si presentano a Losanna con Malagò

E spunta l'idea del ticket lombardo-veneto

Roma - «Domani (oggi, ndr) saremo a Losanna dal Cio, la fiamma della speranza rimane accesa, siamo già ai tempi supplementari». Il presidente del Coni Malagò si dice ottimista per natura sulla nuova opportunità olimpica. L'alternativa alla bocciatura della candidatura a tre ha preso forma subito dopo il no («per come è concepita») di Giorgetti. Che il numero uno del Coni ha incontrato al termine di una giornata convulsa che ha dato il via alla nuova partita italiana dei Giochi. «Noi siamo spettatori, si era creata un'opportunità eccezionale, vediamo se ne può creare un'altra - ha detto ancora Malagò -. L'intenzione di Lombardia e Veneto è stata molto forte, se ci sono le condizioni andremo avanti. Non so se loro si sentono di proseguire anche senza le garanzie del governo».

La candidatura mette insieme Cortina (che avrebbe il curling), Milano (dove si giocherebbe l'hockey) ma anche la Valtellina, il Trentino con Predazzo per il salto e la combinata nordica e l'Alto Adige con gli impianti di biathlon di Anterselva. E oggi a consegnare il dossier della candidatura al Cio, oltre al numero uno del Coni, ci saranno il responsabile dell'ufficio candidature Diana Bianchedi, gli assessori allo sport delle due città Guaineri e Alverà e quello della Regione Lombardia Rossi. Malagò chiederà al presidente Bach la «benedizione» della nuova proposta tricolore.

Dopo la candidatura a tre, individuata dalla commissione tecnica del Comitato olimpico italiano per non scontentare nessuno come chiedeva l'esecutivo, c'è un nuovo ticket dove Milano potrebbe finalmente fare da capofila e Cortina accetterebbe volentieri il ruolo da spalla di lusso. Con tanti saluti alla «riottosa» città della Mole.

«Per noi Giochi impossibili senza il sostegno economico del governo», così il sindaco Appendino. «Chiara manovra per escludere il Piemonte, anche se per quanto mi riguarda sono disposto a venire a Roma al più presto per concretizzare la candidatura del tridente», ha detto il governatore Pd Chiamparino, tanto per staccarsi ulteriormente dalla sindaca pentastellata. «Il binomio delle due Regioni che, di fatto, sono il motore trainante dell'intero Paese è la garanzia più importante per centrare l'obiettivo, potendo contare sul prestigio internazionale di Milano e sull'unicità di Cortina. Faremo uno sforzo per portare all'Italia un evento di questa importanza», la dichiarazione congiunta dei due governatori Fontana e Zaia. Già anticipata al sottosegretario Giorgetti dal deputato forzista Marin.

Il progetto a tre sembrava già ambizioso - qualcuno lo aveva giudicato un «pastrocchio all'italiana» - e le città, da quando sono state messe insieme nel dossier non hanno fatto altro che litigare. Nelle parole di Giorgetti («così come è concepita») qualcuno ha letto un'apertura a qualcosa di diverso. Anche se per ora l'impegno economico del governo non può essere garantito. «I 5 stelle sarebbero disposti ad accettare la nostra candidatura se non ci saranno risorse da parte dell'esecutivo», ha precisato Fontana. Con Zaia che ha ammesso che «Cortina non ha le risorse, nemmeno la metà dei 350/400 milioni che valgono i Giochi». Più avanti nel tempo (la decisione finale del Cio arriverà fra 13 mesi) si vedrà.

Magari con uno scenario politico italiano completamente mutato.

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