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E sulle nomine si rovescia il banco

Cambiano le logiche per la scelta in Cdp, più debole Laghi in Alitalia

E sulle nomine  si rovescia il banco

Le intercettazioni contenute nelle carte dell'inchiesta sullo stadio della Roma potrebbero cambiare il ritmo del valzer delle poltrone di Stato. Dalla Cdp all'Alitalia. Partiamo da quest'ultima perchè nei faldoni della Procura si legge che il 5 marzo scorso Luca Parnasi a una cena racconta del suo rapporto con Luca Lanzalone, «ormai con Lanzalone siamo amici, è di Genova» e aggiunge di averlo presentato anche a Enrico Laghi «quando era sotto schiaffo per la nomina a commissario», riferendosi forse all'incarico di Laghi in Alitalia. Poltrona finita forse nel mirino di Lanzalone. Con il signor Wolf dei grillini fuori gioco e le rivelazioni sulle trattative, il vento comincia a cambiare assieme ai pesi sulla bilancia pentaleghista sul fronte delle nomine. Ieri Il Sole 24 Ore ha riportato alcune indiscrezioni secondo cui il Movimento Cinquestelle avrebbe intenzione di modificare la composizione del collegio dei commissari di Alitalia (Laghi, Luigi Gubitosi e Stefano Paleari) e potrebbe proporre come nuovo commissario Ugo Arrigo, docente di economia all'università Bicocca di Milano. E qualora si decidessero modifiche, viene aggiunto nell'articolo, la posizione più debole tra i tre commissari sarebbe proprio quella di Enrico Laghi, che è anche commissario dell'Ilva e ha altri incarichi societari.

Dalle carte dell'inchiesta emergono anche le trattative sul rinnovo al timone della Cassa depositi e prestiti, controllata dal Tesoro e partecipata dalle Fondazioni che ne scelgono il presidente (in pole position resta sempre Massimo Tononi). Lanzalone dice a Parnasi che «l'ad è removibile, il direttore generale invece no quindi una volta che viene incaricato o ti licenziano o ci stai a vita. Se fai il dg con determinate deleghe, vali più dell'ad e più della presidenza», quindi «meglio puntare sul direttore generale dandogli un pacchetto completo». In sostanza l'idea era quella di separare i ruoli di amministratore delegato e direttore generale (al momento ricoperti da Fabio Gallia), così da poter distribuire un ruolo ciascuno.

Le nomine saranno sottoposte al vaglio dell'assemblea del 28 giugno e ieri il patròn dell'Acri, ovvero l'associazione degli enti bancari, Giuseppe Guzzetti, ha detto che ci sarà una riunione delle Fondazioni azioniste della Cassa prima del 24 per presentare la lista per il nuovo cda: «Mi auguro che ci sarà una lista unica con il Tesoro, la abbiamo sempre fatta e non c'è motivo per non farla».

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