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Ecco la democrazia telecomandata dagli impiegati della Casaleggio srl

Sono loro, con la supervisione di Davide, a controllare ogni voto I rischi per la privacy e i rapporti con CartaSi, Barclays e Mps

Ecco la democrazia telecomandata dagli impiegati della Casaleggio srl

E alla fine c'è uno che vale più di tutti gli altri. Non Luigi Di Maio, una foglia di fico con la qualifica di «capo politico», meno che mai Beppe Grillo, un «garante» sempre più stanco e isolato. Il fondatore consiglia a qualche fedelissimo di «marcare stretto» Di Maio. E rimane fermo. Lo scenario che emerge, in questi giorni di parlamentarie, è quello di un M5s governato da un potere assoluto. Una «democrazia diretta» da Davide Casaleggio. Con gli impiegati della Casaleggio Associati che monitorano e controllano ogni voto espresso dagli attivisti su «Rousseau». E ad ascoltare Nicola Biondo e Marco Canestrari, autori del libro «Supernova, come è stato ucciso il Movimento Cinque Stelle» c'è qualcosa di più, oltre i sospetti e i dubbi manifestati anche dal Garante della privacy. Biondo, giornalista d'inchiesta ed ex dirigente dell'ufficio comunicazione M5s alla Camera e Canestrari, programmatore informatico già stretto collaboratore di Casaleggio senior, conoscono benissimo i meandri più segreti del «Movimento-azienda». Un «non-partito» dove «Davide (Casaleggio, ndr) sa da sempre chi vota cosa» perché «la vera ricchezza dell'azienda di famiglia sono i dati». E sorgono molte ombre sulla possibilità che la Srl milanese possa vendere ad altre aziende questa ricchezza per fini commerciali.

Ebbene sì, anche nel M5s bisogna seguire la vecchia regola investigativa del «follow the money». Segui i soldi. Dalle testimonianze di Biondo e Canestrari fatte al Giornale esce fuori un complesso reticolo di interessi e partner commerciali che coinvolgono la Casaleggio Associati in rapporti con «Carta Si, Banca Intesa e Barclays fino a Banca Sella e Poste Italiane». Senza dimenticare l'incontro di Davide Casaleggio con l'ad di Widiba, banca online del Monte dei Paschi di Siena, svelato dal Giornale il 3 gennaio del 2017. Lo stesso istituto è stato protagonista di un vero e proprio spot televisivo ad opera di Di Maio. Il candidato premier, ospite di DiMartedì su La7, durante la puntata del 5 dicembre 2017 aveva così elogiato la banca: «Oggi la terza banca online al mondo si chiama Widiba ed è italiana».

Con il nuovo regolamento, il controllo dell'azienda sul Movimento si è intensificato. L'obbligo in capo ai parlamentari di un versamento mensile di 300 euro all'associazione privata «Rousseau» presieduta da Davide Casaleggio configura «un conflitto di interessi oltre il finanziamento pubblico ai partiti - spiegano gli autori di Supernova - è come se Berlusconi imponesse ai parlamentari del suo partito l'abbonamento a Mediaset Premium». Un Movimento teleguidato almeno dalla fine del 2015, quando, secondo alcuni testimoni, Gianroberto Casaleggio scelse Virginia Raggi come candidato sindaco a Roma con una telefonata. Intanto fioccano le polemiche sulle parlamentarie. In alcune chat di attivisti messinesi è stato diffuso un audio, poi pubblicato sul blog di «Supernova», con un militante che martedì diceva: «Il sistema è in tilt, l'ordine è di non votare e di aspettare la giornata di domani (ieri, ndr), altrimenti saranno rinviate le parlamentarie. Comincio a essere stanco di tutti questi problemi causati dallo staff per incompetenza». E Beppe Grillo? Il comico avrebbe rotto con Casaleggio per motivi economici già dal 2015. Mantiene contatti solo con pochi parlamentari.

Dicono che ormai sia solo «un pupo del presepe, un asset dismesso».

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