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Ecco i trappoloni della «voluntary»: multe e galera

Condono al via

Ecco i trappoloni della «voluntary»: multe e galera

Roma - Al via la voluntary-bis, l'operazione di rientro dei capitali e delle altre attività detenute all'estero sulla base di un'autodenuncia dei contribuenti. Fino al 31 luglio prossimo sarà possibile inviare per via telematica i modelli all'Agenzia delle Entrate. L'incasso atteso dall'Erario è di almeno 1,6 miliardi di euro, anche se la speranza non troppo recondita dell'organismo guidato da Rossella Orlandi è di superare la metà di quanto incamerato con la precedente versione di due anni fa (3,8 miliardi). Il principale benefit è la non punibilità per il reato di autoriciclaggio, ove il contribuente dimostri che ldi aver commesso solo reati fiscali. In secondo luogo, la voluntary-bis assicurerà sconti sulle sanzioni.

Oltre agli asset detenuti all'estero la procedura di collaborazione volontaria con il fisco consentirà, come detto, di sanare anche i contanti e i valori non dichiarati tenuti in casa o in una cassetta di sicurezza. La voluntary-bis consentirà di far emergere le attività sfuggite al fisco fino al 30 settembre 2016 consentendo di sanare i due anni di imposta successivi alla precedente che si chiudeva al 30 settembre 2014. La domanda di adesione dovrà essere corredata da un'autodichiarazione, ossia da una relazione contenente le informazioni e la documentazione necessarie a ricostruire la provenienza. Le autodichiarazioni potranno essere inviate al fisco entro il 30 settembre 2017, dunque ci sono due mesi di tempo in più rispetto alla scadenza prevista per l'istanza di adesione al condono. Nel caso delle cassette di sicurezza e dei nascondigli casalinghi occorrono poi la presenza di un notaio che ne certifichi il contenuto e l'apertura di un conto corrente dedicato a garanzia. Un'altra novità è rappresentata dall'autoliquidazione: il modello predisposto dall'agenzia delle Entrate consente di calcolare in proprio imposte e sanzioni. In caso di errori o di versamenti ritenuti insufficienti il fisco potrà pretendere fino al 3% del capitale emerso.

È consigliabile affidarsi a un professionista: basta sbagliare poco non solo per vedersi comminata una super-multa, ma anche per essere imputabili di dichiarazione mendace o fraudolenta e rischiare una pena che va dai 18 mesi ai 6 anni di reclusione.

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