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Ecco l'ultima follia Ue Dare 10mila euro per ogni profugo

Il commissario Avramopulos: "Così creeremo un sistema d'asilo che garantirà i rifugiati"

Ecco l'ultima follia Ue Dare 10mila euro per ogni profugo

Evviva, l'Europa s'è destata dal torpore. Con la creatività che la contraddistingue e dopo lunghi e faticosi studi, ha risolto in un baleno l'emergenza immigrazione che affligge il Vecchio Continente.

Se qualcuno pensava che i burocrati di Bruxelles fossero lì solo per pettinar le bambole si sbagliava di grosso. I nostri cervelloni, infatti, hanno sfornato una bella proposta di revisione delle regole per i rifugiati che sbarcano senza sosta sulle sponde europee del Mediterraneo. Di che cosa si tratta? Ma dell'uovo di Colombo, naturalmente: basta sborsare 10mila euro per ogni profugo al Paese che lo ospita. Una manna.

Pensate a quanti soldini incasseranno anche i più riluttanti membri dell'Unione. Partirà una corsa all'oro di Bruxelles e un assalto ancora più massiccio da parte di chi abbandona il proprio Paese, che venga dall'Africa, dal Medio Oriente o dall'Asia poco importa. Tanto denaro anche per chi vive con il business dell'accoglienza. Signore e signori, qui parliamo di cifre enormi, come enorme è il numero delle persone che richiedono asilo. Ma gli euroburocrati non fanno un plissè e si autocompiacciono dell'illuminazione.

«Queste modifiche creeranno un sistema di procedure d'asilo comuni e garantiranno che tutti i richiedenti asilo siano trattati in modo appropriato», ha spiegato Dimitris Avramopoulos, commissario Ue all'Immigrazione, il quale non ha risparmiato critiche per le differenze nelle procedure d'asilo e nelle condizioni offerte ai migranti nei differenti Stati Ue. L'obiettivo è quello di evitare che i profughi possano scegliere fra un Paese europeo e un altro. Che grande progetto. Ma sì, tanto poi ad aprire il portafoglio saranno sempre i cittadini europei che, oltre a finanziare il carrozzone, dovranno prepararsi ai costi economici e sociali della trovata Ue. Ora le modalità di gestione dei profughi non saranno più soltanto scelte nazionali ma europee. Insomma, un sistema unico e uguale per tutti. E grazie all'incentivo, che solleticherà il palato di molti, possiamo dare per scontato che le nuove norme funzioneranno. Ma sono regole che mostrano anche un altro lato della medaglia. Non siamo moralisti, non è il nostro mestiere, però aver assegnato un preciso importo per ogni profugo ha pure il sapore del mercimonio. Insomma, stanno dando un prezzo, un valore a un essere umano. Roba da far concorrenza agli scafisti.

Bruxelles vuole poi arrivare a un regolamento ben definito, con lo scopo di ridurre i tempi e le differenze fra i Paesi dell'Unione nell'accettazione delle domande di asilo e nel garantire gli stessi diritti dei migranti in qualsiasi angolo d'Europa. Per concedere lo status di rifugiato ci sarà infatti una scadenza massima di sei mesi, con la possibilità di una sola proroga di tre mesi. Inoltre, le domande inammissibili dovranno essere evase «tra uno e due mesi» e i ricorsi dei migranti avranno scadenze comprese fra una settimana e un mese, verso i quali dovrà essere data una risposta in un periodo fra due e sei mesi per il primo appello.

Non basta. Il nuovo regolamento prevede anche l'introduzione di un sistema di reinsediamenti da rivedere annualmente, in cui saranno i Paesi membri a decidere quanti rifugiati saranno accolti legalmente. «È una finestra legale e genuina per chiudere la porta agli arrivi irregolari», ha aggiunto Avramopoulos. Beato chi vive di certezze, vogliamo proprio vedere come fermeranno l'onda di migranti clandestini.

Chissà quanti cittadini europei oggi invidiano il risultato del referendum britannico.

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