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Ecco tutte le falle e gli errori commessi dal Movimento 5 Stelle

Il Movimento 5 Stelle e i ricorsi dell'Avvocato Borrè: una storia che sembra destinata a continuare. Intervista su tutte le "falle" e gli "errori" che sarebbero stati commessi dai vertici grillini

Ecco tutte le falle e gli errori commessi dal Movimento 5 Stelle

Il Movimento 5 Stelle è stato "castigato" dal Garante della privacy nel provvedimento 548 datato 21 dicembre 2017. Abbiamo così nuovamente interpellato Lorenzo Borrè, l'avvocato che ha vinto una serie di cause contro i vertici pentastellati. Anche in questo caso, insomma, ci sarebbe lo "zampino" di Borrè, che alcuni hanno definito "l'uomo che fa tremare Beppe Grillo". Le vicende che hanno riguardato giudiziariamente i grillini, del resto, trovano spesso origine nelle sue azioni legali. Ecco una serie di botta e risposta su tutti gli "errori" e le "falle" del contenitore a 5 Stelle.

"Il Movimento 5 Stelle e la piattaforma Rousseau sono finiti sotto la lente dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali che ha dichiarato "l'illiceità del trattamento dei dati personali degli utenti in ragione della comunicazione a soggetti terzi (Wind Tre S.p.A. e INET s.r.l.) dei dati medesimi in mancanza di idoneo presupposto". Avvocato Borrè, ci spiegherebbe cosa sta accadendo?

"Per quanto a mia conoscenza, si tratta di un'ispezione avviata d'ufficio dal Garante a seguito delle notizie di hackeraggio della piattaforma divulgate da diversi giornali ai primi di agosto. All'esito di queste ispezioni il Garante ha ravvisato alcune carenze in ordine alle quale ha prescritto l'adozione di determinate misure, riservandosi di valutare la sussistenza dei presupposti per l'irrogazione di sanzioni amministrative".

Lei ha vinto numerosi ricorsi presentati contro i vertici del M5S. Ci dica la verità, la sua è una battaglia personale? Il Movimento 5 Stelle l'ha delusa?

"Non è una mia battaglia persona perchè io fornisco semplicemente l'assistenza tecnica agli associati colpiti da sanzioni ingiuste e che ritengono essenziale la salvaguardia delle funzioni sovrane dell'assemblea. Personalmente non sono rimasto deluso dal MoVimento, che è composto da tante brave persone, ma dalla gestione verticistica e autoreferenziale, che ha portato alla commissione di una serie di errori".

In una recente intervista rilasciata a La Stampa, lei ha confermato la possibilità che i grillini possano perdere il simbolo e il nome a causa della creazione di un'ulteriore associazione, la terza. Insomma, pare una matrioska... come funziona questa storia?

"Ecco questo, in ordine cronologico, è -a mio avviso- l'ultimo errore, quello che rischia di essere fatale: l'anello finale di una serie di passi falsi che, partendo dalla promulgazione del "regio" regolamento del 2014 (quello che autoreferenzialmente ha conferito a Grillo il potere di espulsione che competeva all'assemblea), ha condotto alla scelta scissionista della costituzione di una nuova associazione, distinta dalla prima, che ancora esiste e che è, a mio giudizio, esclusiva titolare del nome "moVimento 5 Stelle" e del relativo simbolo".

Gli iscritti della prima associazione sono stati traslati senza consenso in una seconda associazione?

"No, tramite un comunicato pubblicato sul portale sono stati invitati a aderire alla nuova associazione; da quel che intuisco, uno dei primi problemi della nuova associazione è infatti costituito dal non poter attingere ai dati della prima associazione per fare gli avvisi tramite posta elettronica, e quindi non possono avvertire capillarmente gli iscritti della prima associazione".

E gli utenti della piattaforma Rousseau? Quali azioni legali ha intrapreso in funzione dell'hackeraggio della piattaforma? Sono stati dispersi dei dati? Dati che potevano essere in possesso della piattaforma?

"Alcuni iscritti hanno chiesto al Garante, per mio tramite, di verificarlo".

Un'altra "patata bollente", poi, sarebbe rappresentata dalle cosidette "Giginarie". Ci spiegherebbe come stanno le cose in questo caso?

"Le primarie che hanno incoronato Luigi Di Maio sono state impugnate e ne è stata chiesta la sospensione sul presupposto che le regole per la candidatura violino i principi del Non Statuto e tra questi, fior da fiore, il principio di uguaglianza tra gli associati".

Cancelleri è stato candidato in Sicilia prescindendo da tutto... Al M5S interessa davvero di queste sue azioni legali? Hanno rilievo politico oltre che giudiziario?

"Direi politico: vedo un nesso tra le impugnazioni e la scelta dicembrina di costituire una nuova associazione".

Il nuovo regolamento del M5S prevede una multa per gli eletti che non rispetteranno un elenco di obblighi. Lei ha dichiarato che è una norma "in contrasto con l'articolo 67 della Costituzione". Attendiamo un ennesimo suo ricorso?

"Gli associati che rappresento intendono rimanere fedeli alla prima associazione, non credo che chi aderirà alla nuova avrà qualcosa a che ridire in merito alle norme, a tutte le norme, dello Statuto della nuova associazione perchè in tal caso la scelta più coerente sarebbe quella di non aderirvi e rimanere nella prima associazione per far valere il diritto di proseguire il progetto politico pensato da Gian Roberto Casaleggio".

Tornando alla questione delle due associazioni. Tra la prima e la seconda esisterebbe un conflitto d'interessi. Perché?

"Perchè due associazioni che si ispirano a principi diversi non possono che essere in contrapposizione. Ad esempio le modalità di costituzione della nuova associazione non hanno nulla a che vedere con la funzione sovrana dell' indirizzo politico che, secondo l'art. 4 del Non Statuto, complete alla comunità degli iscritti.

Non solo: il Non Statuto preclude la candidabilità di quanti abbiano procedimenti penali pendenti, qualunque sia l'ipotesi di reato per la quale sono indagati; lo Statuto della nuova associazione ha eliminato questo principio fondamentale".

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