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Dopo le elezioni, dissidi tra i 5Stelle. Pizzarotti: "Interrogarsi seriamente"

Dal Parlamento a Parma, in molti chiedono un cambio di passo al Movimento. Pinna: "Perdiamo pezzi. Ci siamo condannati all'esclusione"

Dopo le elezioni, dissidi tra i 5Stelle. Pizzarotti: "Interrogarsi seriamente"

Il giorno dopo i risultati delle elezioni regionali in Emilia-Romagna e Calabria, nel Movimento 5 Stelle cresce il numero di quanti inizano a interrogarsi su cosa i numeri significhino per la creatura politica di Beppe Grillo.

Lo fa prima di tutto Federico Pizzarotti, che in un'intervista al Corriere della Sera rimarca: "È evidente che siamo scesi al 13%: l'astensionismo ha penalizzato anche noi". Il sindaco di Parma chiede ai colleghi di "interrogarsi in modo serio una volta per tutte", convinto che dopo i risultati delle Europee un percorso in questo senso non sia mai stato avviato.

Se è convinto che "gli italiani sono stanchi e questa cosa non è da imputare a nessuno in particolare", dice anche che i 5 Stelle dovrebbero interrogarsi su "quale sia il messaggio" che stanno dando e che una "mancanza esasperata di regole ha dato vita alle spaccature".

La posizione defilata rispetto alla linea di Pizzarotti non è una novità, ma come lui sono chiedono di fare autocritica in molti. I commenti li raccoglie la Stampa.

La deputata Patrizia Terzoni pensa che si possa "vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, ma la realtà è che quel bicchiere è rotto e piano piano si sta svuotando". La collega Paola Pinna parla di un Movimento che "perde i pezzi" e si è "autocondannato all'esclusione.

E Tancredi Turco è forse ancora più netto, convinto che chi ha tenuto il timore finora dovrebbe passare la mano.

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