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Emilia Romagna, il padre della leghista Borgonzoni brinda con il leader delle Sardine

Giambattista Borgonzoni, ancora una volta, si è schierato contro la figlia e ha dichiarato: "Santori è ragazzo in gamba che, insieme ad altri giovani, sta animando un movimento con principi sani e civili". Infine l'augurio di "arrestare le politiche della Lega"

Emilia Romagna, il padre della leghista Borgonzoni brinda con il leader delle Sardine

Che fosse schierato dalla parte politica opposta alla figlia non lo aveva mai nascosto. Ma nelle ultime ore, Giambattista Borgonzoni, padre di Lucia Borgonzoni, candidata della Lega alle elezioni regionali in programma per il 26 gennaio in Emilia Romagna contro Stefano Bonaccini, ha fatto un passo in avanti. E si è fatto fotografare insieme al leader del movimento delle Sardine, Mattia Santori, nel capoluogo emiliano.

La foto con Santori

L'immagine, che è stata postata sul suo profilo Facebook ieri, ritrae il padre della candidata leghista insieme al giovane leader e a Roberto Morgantini, mente di Cucine popolari, che ogni anno prepara decine di migliaia di pasti ai più poveri e ai bisognosi. La foto dell'incontro tra i tre ha fatto subito il giro della rete, soprattutto per la frase riportata, che presenta chiari riferimenti al partito di cui fa parte la figlia Lucia.

Borgonzoni contro Borgonzoni

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Giambattista Borgonzoni, dichiarato sostenitore del Partito democratico, ancora una volta, non avrebbe nascosto la sua posizione: "Ho voluto incontrare Mattia Santori, ragazzo in gamba che, insieme ad altri giovani, sta animando un movimento con principi sani e civili, per augurare di centrare l'obiettivo: arrestare le politiche della Lega".

La posizione del padre

Già a novembre scorso, Giambattista Borgonzoni, aveva ribadito la sua intenzione di non votare la figlia Lucia ma di scegliere Stefano Bonaccini, che ha definito "un eccellente governatore di una regione che, per qualità e per gestione, è pari ai migliori lander tedeschi". Nel 2016, infatti, in occasione delle comunali di Bologna, il padre aveva dato il suo voto all'avversario, dichiarando: "Lucia è brava, ma io Salvini non lo voto". E proprio sulla figlia Lucia, a novembre, aveva detto: "È naturale che ascendenti e discendenti non sempre devono avere opinioni collimanti, altrimenti vivremmo in un mondo di zombie. Lei ha qualità ma è sul cavallo sbagliato. Forse non se ne rende conto. Per caratteristica è una persona che sa vivere la politica".

La risposta della figlia

E nelle ultime settimane, a pochi giorni dall'appuntamento elettorale, la candidata leghista, a Radio cusano campus, aveva replicato: "C'è una narrazione dell'Emilia Romagna che non corrisponde alla realtà. Hanno chiuso tantissime imprese e la Regione non ha messo in campo le strategie per fermare questa emorragia. Quello che funziona, funziona nonostante il Pd.

Permane la suggestione che tutto funzioni alla perfezione come in passato quando, in realtà, oggi funziona tutto meno bene".

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