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Emiliano contro il dl sulle banche: "Esaspera tensioni sociali"

Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia ritiene ci sia stata disparità di risposta del Governo ta Mps e le venete

Emiliano contro il dl sulle banche: "Esaspera tensioni sociali"

Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia e leader nel Pd di Fronte Democratico, ritiene ci sia stata disparità di risposta del Governo su Mps e sulle banche venete in crisi, e chiede di riprire la trattativa con l’Europa. Per questo ha inviato una lettera sai componenti del Governo e ai parlamentari del Pd. "Mi permetto di scrivere questa lettera aperta a tutti voi per evitare che il nostro Partito sia nuovamente coinvolto, senza averne alcuna responsabilità diretta, nelle vicende inerenti i recenti dissesti bancari", esordisce Emiliano. Per lui il Consiglio dei Ministri del 25 giugno scorso "si è limitato di fatto a recepire acriticamente le proposte del ministro Padoan", delineando "un percorso di intervento diverso sia da quello seguito per la crisi delle quattro banche risolte nel dicembre 2015 (Etruria, Chieti, Ferrara e Banca Marche), che da quello adottato per la gestione della crisi MPS". Emiliano duqneu con questa lettera agita le acque nel Pd e nella maggioranza proprio su uno dei decreti che hanno impensierito di più il governo per la sua tenuta.


"Questo approccio discrasico esaspera ulteriormente la tensione sociale delle centinaia di migliaia di risparmiatori incolpevolmente coinvolti nei dissesti bancari", prosegue Emiliano. Quello delle banche è un tema che "richiede una strategia unitaria e coerente, anche nei rapporti con le istituzioni europee, per la gestione delle crisi bancarie, che a sua volta non può prescindere da una chiara visione della reale situazione delle banche italiane". A questo punto arriva una vera e propria richiesta al governo e al Pd: "Io credo che il Partito Democratico abbia la responsabilità di chiedere al ministro dell’Economia di spiegare le ragioni che hanno condotto il Governo a presentare senza alcun confronto preventivo il decreto legge al Parlamento con una sorta di ricatto implicito - aggiunge - sarebbe opportuno capire dal ministro dell’Economia e dal Governo nel suo insieme se e come si sono confrontati con l’intero sistema delle banche italiane facente capo ad Abi, quale interlocuzione c’è stata con le autorità indipendenti a partire da Bankitalia fino alla stessa BCE e quali sono state le risposte formali e ufficiali avute dalla Commissione Europea in questi mesi.

In mancanza di un’interlocuzione trasparente, chiedo al mio partito di valutare l’ipotesi di fermare il Decreto Legge 99/2015 e di riaprire con l’Europa il confronto sull’intervento di ricapitalizzazione precauzionale anche di fronte a una condizione chiaramente diversa delle banche venete rispetto al Mps".

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