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Enrico Letta va all'attacco: "Un errore lo strappo di Renzi"

L'ex premier dice che il nuovo partito fondato da Renzi "è una piccola mina messa sotto l'esecutivo, ma non penso abbia interesse a farlo cadere". E poi lancia l'idea di una riforma costituzionale da realizzare in un anno: il voto ai sedicenni

Enrico Letta va all'attacco: "Un errore lo strappo di Renzi"

La scissione di Matteo Renzi crede sia stata “un errore per il modo e per i tempi” e sottolinea che le prime mosse di Italia Viva “guardano più a Forza Italia”. L'ex premier Enrico Letta affronta il tema dello strappo di Renzi e in una intervista a Repubblica evidenzia che “è una piccola mina messa sotto l'esecutivo, ma non penso abbia interesse a farlo cadere”. A Letta sembra poi strano che il fondatore di Italia Viva dica di essere stato trattato come un intruso perché è l’unico ad aver ricoperto le cariche di Presidente del consiglio e segretario del Pd. E aggiunge che la sua uscita dal partito forse è stata un bene perché si è chiarito un sospetto.

Enrico Letta lancia poi l’idea di una riforma costituzionale da realizzare in un anno: il voto ai sedicenni. L’ex premier spiega di averla già fatta due anni fa ma secondo lui “ora è urgente e con questa maggioranza si può fare. È un modo per dire a quei giovani che abbiamo fotografato nelle piazze, lodando i loro slogan e il loro entusiasmo - prosegue Letta - vi prendiamo sul serio e riconosciamo che esiste un problema di sottorappresentazione delle vostre idee, dei vostri interessi”.

Enrico Letta sottolinea che serve una nuova legge elettorale che dia spazio alle minoranze ma non un maggioritario all’inglese o alla francese. L’ex premier indica la via giusta nel Mattarellum, “i collegi con una quota proporzionale” e propone il meccanismo della sfiducia costruttiva: “Un governo casca perché ce n'è un altro pronto - conclude Letta - sennò si va al voto.

E secondo me le legislature dovrebbero essere più brevi, di tre, quattro anni”.

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