Politica

Epitaffio degli industriali sul Campidoglio: "La Capitale ferma da mesi"

Epitaffio degli industriali sul Campidoglio: "La Capitale ferma da mesi"

Roma - «Una città ferma, sprofondata in una tragica stagnazione e senza progettualità». Questa la fotografia dei primi sette mesi di sindacatura di Virginia Raggi. A scattarla è stato ieri in una conferenza il presidente dell'Unione industriali, Filippo Tortoriello, che ha voluto lanciare un «grido d'allarme» sulla situazione della Capitale chiedendo al sindaco un incontro urgente.

La preoccupazione delle imprese del territorio non nasce solo dalla situazione disastrosa di Roma, che si trascina da anni, ma dall'immobilismo della nuova giunta che rischia di far precipitare ulteriormente la situazione. Ecco perché Tortoriello ha definito tre priorità. «Rifiuti, mobilità ed immagine della città sono fondamentali per la ripresa e per avere attrattiva nel turismo», ha dichiarato il presidente di Unindustria. Se Raggi non dovesse rispondere all'appello, le imprese riterrebbero opportuno un suo passo indietro. «Se dovessero passare altri sei-sette mesi con la stessa situazione, sarebbe impossibile giustificare una inerzia così prolungata: sta mancando una programmazione del futuro», ha aggiunto preannunciando che è in fase di definizione con le altre associazioni datoriali la stesura della piattaforma «Roma e Lazio domani: 2030-2050», un grande progetto di ammodernamento di tutto il territorio che possa tornare a rendere funzionale e appetibile la Capitale.

Il modello è quello della «Grande Milano» disegnata un ventennio fa da Albertini.

Commenti