Politica

Erostrato, il nuovo Unabomber del Veneto

Ha lasciato un sacco di caramelle piene di spilli davanti a un asilo: «Voglio una statua»

Serenella Bettin

Nel 1990 tra il Veneto e il Friuli c'era Unabomber, solo che lui usava ordigni esplosivi nascosti in tubi o giocattolini. Nel 2018 c'è Erostrato che usa gli spilli. Erostrato era un fallito, un criminale, un pastore greco che incendiò il tempio di Artemide, una delle sette meraviglie del mondo, il 21 luglio 356 avanti Cristo. I suoi concittadini lo condannarono a morte e decisero che mai il suo nome dovesse essere ricordato. Ma il folle che in questi giorni terrorizza mamme, papà e bambini del comune di Santa Giustina, nel Bellunese, ha deciso di firmarsi così: Erostrato.

Un individuo misterioso già noto agli investigatori. E tutto parte l'estate scorsa quando giunge una lettera minatoria al comune di Cesiomaggiore, confinante con Santa Giustina. Poi il giorno dopo un'altra lettera al quotidiano Corriere delle Alpi. La procura di Belluno aveva aperto un fascicolo a suo carico. E a dicembre scorso una lettera al sindaco di Cesiomaggiore e un'altra sempre al quotidiano. In queste rivendica anche di aver incendiato una legnaia, imbrattato due chiese e le mura di un cimitero. Lettere ricoperte di polvere bianca, che avevano fatto scattare l'allarme antrace, ma che è risultata poi borotalco.

La settimana scorsa Erostrato ha fatto di più, lasciando un sacchettino di caramelle gommose e un'altra letterina nel cortile di un asilo di Cergnai, frazione di Santa Giustina. Conficcati nelle caramelle, ben visibili, c'erano degli spilli. A trovare il sacchetto, aperto e gettato a terra, giovedì mattina, è stata un'insegnante della prima ora. Le lettere del folle sono piene di citazioni letterarie, formule chimiche, insulti al pubblico ministero che ha coordinato le indagini, richieste e rivendicazioni. Come l'ultima: quella di vedere eretta una statua in suo onore. Perché la posta in gioco è alta. Se non avrà la statua, il folle metterà delle lamette e dei chiodi nei dolci che poi distribuirà nei giardini e nei parchi. «Tutti mi devono temere», si leggerebbe nella lettera. «Non mi sento braccato». Inoltre Erostrato avrebbe consigliato al pubblico ministero di leggersi il Miles gloriosus di Plauto, Il soldato fanfarone, appunto, il soldato millantatore. Una commedia scritta tra la fine del terzo e l'inizio del secondo secolo a.C. che narra le vicende del soldato Pirgopolinice, un millantatore vanaglorioso, noto per le sue infondate vanterie.

La missiva e il sacchettino sono stati portati da qualcuno nel cortile dell'asilo, ma lì non ci sono telecamere. Né mai si sono visti tipi sospetti aggirarsi. «Non abbiamo nessun sospetto dice la dirigente dell'istituto comprensivo, Lucia Savina il sacchettino è stato trovato al mattino. Questo è l'unico episodio». Intanto il procuratore capo Paolo Luca avvisa le famiglie dicendo di fare attenzione. Un personaggio, ha fatto sapere, che vuole attirare l'attenzione e che ama mettere in mostra la sua cultura, cercando la sfida con l'autorità.

Sperando infatti sia come quel soldato fanfarone di cui Plauto racconta.

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